L’intervento ha riguardato sia la parte fonica che gli elementi di contenimento e corredo, cassa e cantoria, secondo le più avanzate tecniche di conservazione e restauro
Taggia. Domenica 11 ottobre, le canne dell’organo della Confraternita della SS. Trinità (i rusci), costruito nel 1877 da Paolo Mentasti e figli, torneranno a risuonare nella chiesa dell’omonima Confraternita a Taggia.
L’intervento, seguito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona e dall’ufficio Beni Culturali della Diocesi di Ventimiglia Sanremo, ha riguardato sia la parte fonica che gli elementi di contenimento e corredo, cassa e cantoria, secondo le più avanzate tecniche di conservazione e restauro.
I lavori, durati più di un anno e finanziati dai contributi della C.E.I., dal Comune di Taggia, dalla Diocesi di Ventimiglia Sanremo, da donatori privati e da molti parrocchiani, sono stati eseguiti per quanto attiene il comparto strettamente strumentale, dalla ditta di Organari restauratori Marzi Italo snc di Stefano, Marco e Giovanni Marzi, di Pogno in provincia di Novara, e hanno interessato le circa 1000 canne che compongono questo gioiello d’arte e tecnologia, oltre che il complesso apparato di trasmissione meccanica e manticeria.
Mentre i lavori di restauro sulla Cassa e la cantoria sono stati eseguiti dal Laboratorio Bonifacio Riccardo di Sanremo, provincia di Imperia. L’organo sarà inaugurato, domenica 11 ottobre alle 16, con il concerto del maestro Giorgio Revelli (ingresso libero). Stante la peculiarità dell’organo Mentasti, il repertorio del concerto di inaugurazione è stato specificatamente scelto per valorizzarne a pieno le sonorità e i molti effetti speciali. Lo strumento infatti è dotato anche di grancassa, campanelli, rulli di timpano e altro ancora.