Dolceacqua. Questa sera alle ore 21.00 nella suggestiva cornice del Castello Doria, Daniele La Corte presenta: LA CASA DI GEPPE… un percorso nella Resistenza – Privitera Editore – prefazione di Giancarlo Caselli.
La casa di Geppe rappresenta la lotta di Liberazione attraverso la storia di un contadino che diventa eroe.
Nella sua Alassio, ridente cittadina della riviera ligure di ponente, ha iniziato movendo i primi passi nel mondo del giornalismo diventando giovanissimo, poco più che quindicenne, corrispondente del quotidiano cattolico genovese “Il Nuovo Cittadino” passando poi, già durante il periodo di scuola media superiore, a collaborare con l’Agenzia Ansa, “La Gazzetta dello Sport”e il “Corriere dello Sport”. La parentesi sportiva lo porterà successivamente a interessarsi di fatti di cronaca di rilievo internazionale che gli aprono la strada al professionismo con praticantato effettuato in parte alla “Gazzetta di Genova” e in parte al “Corriere Marcantile”.
Permanenza di due anni nel quotidiano ligure del pomeriggio. Nell’estate del 1978 è assunto nella redazione centrale de “Il Secolo XIX” dove si occupa prima di economia marittima, poi di cronaca diventandone capo servizio negli anni successivi. Laureato in sociologia ha sempre cercato di cogliere l’essenza della notizia senza mai perdere di vista l’aspetto umano dei fatti e i riflessi sociali sui comportamenti dei protagonisti, singoli o gruppi. Nel corso degli anni, pur non lasciando mai la redazione del “Secolo XIX”, ha tenuto rapporti di collaborazione con “Avvenire” e “Corriere della Sera”. Per due volte consecutive, nel 1983 e nel 1986, è stato premiato nel contesto del “Cronista dell’anno”, manifestazione ideata e organizzata dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani.
Ha ricoperto incarichi sindacali nazionali tra i quali componente la commissione paritetica Federazione Nazionale della Stampa Italiana-Federazione Italiana Editori sulle redazioni decentrate in relazione all’introduzione delle nuove tecnologie.
Componente del Consiglio Nazionale dell’Unci è diventato membro eletto in permanenza, riconoscimento conferitogli per il lavoro svolto in favore della categoria giornalistica. Ha ricoperto anche incarichi nel Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Liguria e nell’Associazione Giornalisti Liguri.
I due premi nazionali di giornalismo gli sono stati assegnati per avere (1983) scoperto il traffico di fusti di diossina, provenienti dal disastro di Seveso, dall’Italia alla Francia, e per essere stato (1985) il primo giornalista al mondo a effettuare servizio radiofonico (Gr2 Rai) dal Cairo (Egitto) sull’assalto terroristico alla motonave “Achille Lauro”. La sua firma è oggi su una delle piastrelle che costellano il famoso “Muretto di Alassio”.
Per anni si è anche interessato di scambi culturali tra Italia e Francia diventando anche componente del “Club de la Presse dell’Arco Mediterraneo” in rappresentanza dei giornalisti italiani.
Il 20 febbraio del 2002 il Ministro della Cultura del Governo Francese, Cathérine Tasca, gli ha conferito l’onorificenza di “Chevalier de l’Ordre des Art set des Lettres” riconoscimento di grande prestigio seguito dalla seguente motivazione: “…pour la contribution qu’il a apporté au rayonnement de la culture en France et dans le monde”.
Più volte componente la commissione statale d’esami per l’abilitazione al giornalismo ha partecipato a numerosi incontri a livello internazionale su temi specifici del giornalismo tenendo anche conferenze all’Università di Nizza e di Tunisi.
Appassionato di storia contemporanea ha scritto cinque libri passando dall’attualità della prima tangentopoli che vide implicato, a metà degli anni Ottanta, il presidente della Regione Liguria. Poi il tema delle Resistenza in omaggio al padre partigiano e una biografia su Alessandro Natta, l’ultimo segretario del Partito Comunista Italiano.
Attualmente è ideatore e conduttore del programma settimanale “L’irriverente” in onda su “ImperiaTV” emittente televisiva della Liguria.