Ospedaletti, la presentazione del libro: “Pan e Pumata”

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Il 28 luglio
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Ospedaletti, la presentazione del libro: “Pan e Pumata”

Ospedaletti Auditorium comunale
Martedì 28 luglio ore 21.00 Raffaella fenoglio e il gruppo PE.NE.LO.PE presentano “Pan e pumata e. . . ” con il maestro Gianni Martini

Una performance “Pan Pumata e. . . “, ideata per presentare il libro “Pan e Pumata” di Raffaella Fenoglio e proporre, con l’aiuto di altri significativi testi d’autore. Un percorso di riflessione semiseria e festosa sul tema ” Cibo, territorio e gastronomia”. Il libro Pan e Pumata ripercorre la vita famigliare dell’autrice attraverso le vicende dei nonni piemontesi e di quelli liguri per terminare con i favolosi anni settanta in Riviera, ed è corredato di una ventina di ricette tipiche del Ponente Ligure. Nella performance vengono proposti reading e recitati della Compagnia di P.E.N.E.L.O.P.E. canzoni, aforismi e gustose sorprese. Lo spettacolo, arricchito dalla partecipazione del maestro fisarmonicista Gianni Martini, è dedicato a tutti, ma soprattutto a quanti apprezzano contenuti sostanziosi in formato divertente.

E’ nuovamente disponibile nelle librerie il libro “Pan e Pumata” della bordigotta Raffaella Fenoglio, grazie alla terza edizione di questo fortunatissimo romanzo realizzata dalla casa editrice Zem di Vallecrosia. Una nuova copertina, di colore rosso pomodoro, per un racconto, che scorre piacevolmente fra ricordi dell’autrice e le ricette di nonna Ada, accompagnando il lettore alla scoperta degli odori e colori di una cucina sempliuce, ma dal sapore unico.

Pan e Pumata è un atto di gratitudine sincera di Raffaella Fenoglio per suoi genitori e i suoi quattro splendidi nonni: Ada Maria, Emilio e Battista. Per
loro prova un amore grande e silenzioso, che nel romanzo diventa straripante e che permette ad ogni lettore di ritrovare un po’ di sè. La prefazione di
Pan e Pumata vede un escursus della giornalista Silvia Neonato sul genere di raccolte di ricette e ricordi, che vanta grandi firme come Alice B.Toklas,
che fu per oltre 40 anni amica e cuoca di Geltrude Stein, Clara Sereni o, più recentemente, la Agnello Hornby. Spiega la scrittrice: “Questo non è un triste racconto, tutt’altro, non si piange nemmeno un po’. La mia è stata un’infanzia felice ed interessante. Ero un maschiaccio mancato. Trascinata con scarsissimi risultati a danza classica e a pianoforte sognavo i giri in bicicletta, e raggiungevo la felicità nelle domeniche di austerity con i pattini a rotelle ai piedi, e
nella cucina della nonna Ada. Ripercorro la storia della mia famiglia partendo dai nonni e intervallando il racconto con le ricette bordigotte di “nonna Ada”.
Gli intrecci si snodano attraverso personaggi molto diversi: Maria, nonna paterna, piemontese, nata e cresciuta in Argentina, Battista, poi Ada ed Emilio, liguri, teneri e affettuosi. I “favolosi” anni settanta, anni di piombo, in piena discussione delle riforme sociali del divorzio, dell’aborto, del Diritto di Famiglia, in attesa che qualcuno premesse il famoso bottone per farci saltare in aria. Gli scout, la temuta colonia estiva in campagna. Il racconto finisce nel 1977 al termine della quinta elementare”.