Si chiude Sabato 12 Dicembre alle ore 16.30 ad Ospedaletti la rassegna di incontri d’autore e presentazioni letterarie “E’ tempo di…LIBRI” organizzata dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con la libreria Casella di Ventimiglia e curata da Diego Marangon. Ultimo ospite illustre della sala, situata ne “La Piccola” Ex Scalo Merci in Via Cavalieri di Malta, sarà il giornalista Pier Paolo CERVONE, per la presentazione del suo ultimo libro “L’Italia entra in guerra. Da Sarajevo al patto di Londra” per Mursia edizioni, interessante lavoro pubblicato proprio in occasione del centesimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale.
Prendendo le mosse dall’attentato di Sarajevo (28 giugno 1914), quando l’arciduca d’Austria, Francesco Ferdinando, erede al trono, e la moglie Sofia, furono uccisi da un irredentista serbo-bosniaco, durante una visita nella capitale della Bosnia, Cervone racconta quello che conseguentemente è anche successo in Italia nei mesi successivi, con il graduale allontanamento del nostro Paese, dichiaratosi subito neutrale, dalla Triplice Alleanza con Germania e Austria, e l’avvicinamento alle potenze contrapposte, ovvero Francia, Gran Bretagna e Russia, che avevano creato la Triplice Intesa. Le trattative politico-diplomatiche si svolgono sullo sfondo di una Italia inquieta, con una opinione pubblica lacerata, divisa tra neutralisti e interventisti, che alla fine avranno la meglio, anche se ci sarà bisogno di un “vero e proprio” colpo di Stato del re, Vittorio Emanuele III che, non ascoltando la voce del Parlamento e la maggioranza contraria alla guerra, tradisce la Costituzione dando invece eco a quella guerrafondaia della piazza. Le “radiose” giornate del maggio 1915 trascinano l’Italia verso quello che sarà soprattutto un bagno di sangue nell’inferno delle trincee al fronte.
Ancora un ottimo e accurato lavoro, il sesto pubblicato con Mursia, quello di Pier Paolo Cervone, già giornalista e caposervizio de La Stampa per la Liguria, Sindaco di Finale Ligure dal 1995 al 2004 non nuovo ad occuparsi di vicende relative al Primo conflitto Mondiale.
Al termine è previsto un piccolo rinfresco e l’ingresso è libero e gratuito.