Imperia. Si terrà domani, dalle 15.30 alle 17, presso la Sala Conferenze del Museo dell’olivo, la conferenza gratuita, aperta a tutti MALATTIA DI ALZHEIMER:NUOVE SPERANZE PER IL FUTURO, organizzata dalla Società Operaia di Imperia PM, a cura del consigliere Tiziana Naclerio, con il patrocinio del Comune di Imperia.
Relatore unico della conferenza il professor Massimo Tabaton , neurologo e ricercatore scientifico. Vincitore dell’Alzheimer Award nel 2003. (www.massimotabaton.it)
Spiega Tiziana Naclerio ” è la seconda volta che il professore viene a Imperia a parlare di un tema così delicato e importante come la malattia di Alzheimer, e siamo onorati di poterlo ospitare grazie anche al prezioso supporto della F.lli Carli e del dott. Alberto Tita dell’hotel Rossini. La malattia di Alzheimer, purtroppo, non coinvolge solo le persone anziane, ci sono anche molti casi di esordio precoce, tra i 50 e i 60 anni, per questo l’informazione è fondamentale”.
Il professor Tabaton ha interessanti novità da annunciare.
“La prevalenza della malattia di Alzheimer è correlata all’aspettativa di vita, poichè la sua patologia è dipendente dall’invecchiamento” – dichiara il professore – ” le terapie attuali sono solo sintomatiche, e non incidono sulla progressione della malattia. Le sperimentazioni di terapie anti beta-amiloide, la proteina che causa la malattia, non hanno dato risultati sul paziente, ma è probabile che sarebbero efficaci se iniziate in fase preclinica, attuando quindi una prevenzione secondaria (patologia già presente, ma senza sintomi). L’analisi dei fattori di rischio genetici e la possibilità già attuale di evidenziare nel cervello la beta-amiloide sta aprendo un nuovo scenario, che prevede, entro il 2020, l’intervento terapeutico nei soggetti a rischio prima dell’inizio della malattia”.
Già dal 1980 il prof Tabaton studia le malattie neurodegenerative, e in particolare la malattia di Alzheimer. Ha eseguito e pubblicato studi sui meccanismi molecolari della malattia di Alzheimer, e studi clinici, mirati ad individuare marcatori diagnostici precoci delle demenze. Al suo attivo ha 160 pubblicazioni, su riviste internazionali con alto fattore di impatto. I suoi lavori hanno 13.000 citazioni.
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