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In memoria. Ricordare per non dimenticare

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Dal 22 gennaio al 27 gennaio
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Ingresso

Evento concluso

In memoria. Ricordare per non dimenticare

Per il terzo anno consecutivo, in occasione delle celebrazioni della ‘Giornata della Memoria’, ‘LIBER theatrum’ propone nuovo spettacolo teatrale dal titolo ‘In memoria. Ricordare per non dimenticare’ sul dramma della Shoah, che nel corso del secondo conflitto mondiale ha segnato in modo indelebile la vita di milioni di persone, coinvolte personalmente o attraverso i propri cari.

La performance teatrale, che ottenuto il patrocinio del Comune di Bordighera, il contributo di Coop Liguria e la collaborazione del MAR – Museo Archeologico ‘Girolamo Rossi’, si è avvalsa anche del supporto logistico del Baires Cafè di Ventimiglia.

Tre gli appuntamenti in programma:

venerdì 22 gennaio, alle 21, presso il  Centro Polivalente – ex Chiesa Anglicana di Bordighera in Via Vittorio Veneto (ingresso a pagamento: intero € 10, ridotto a 8 per i Soci di Coop Liguria);

mercoledì 27 gennaio, alle 10,30, sempre a Bordighera, presso il  Palazzo del Parco, con una rappresentazione riservata agli studenti della scuola secondaria di secondo grado;

sabato 30 gennaio, a Ventimiglia, in replica, con ingresso a offerta libera, alle ore 16,30, presso la sede del MAR Museo Civico Archeologico ‘Girolamo Rossi’ al Forte dell’Annunziata in Via Verdi 41.

La regia di Diego Marangon  affianca all’interpretazione di una selezione di scritti di autori noti, come Primo Levi e Liliana Segre, le testimonianze dei sopravvissuti e di coloro che dai campi di sterminio non hanno fatto ritorno, alternando parti recitate, brani musicali e coreografie di Michela Andreoli di Invictus Academy, con il supporto di immagini fotografiche di Saverio Chiappalone.

Documentarsi e affrontare l’inferno dei lager nazisti significa, ancora oggi, esporsi alla sofferenza di milioni di individui: dall’istituzione delle leggi razziali alla deportazione, dalla segregazione al lavoro forzato, dalla tortura alla morte per fame, dalle camere a gas ai forni crematori, in un percorso di sistematica negazione dell’umanità.

A oltre settant’anni da quei fatti, è necessario ricordare e coltivare una ‘memoria collettiva’ prima di tutto per contrastare i tentativi di rimozione e di negazione di quanto accaduto nel cuore dell’Europa; in secondo luogo per mantenere il senso di sgomento di fronte alla violenza dell’Uomo sull’Uomo che si manifesta, ancora oggi, nelle tragedie che irrompono quotidianamente nelle nostre case.