Le sale espositive della Biblioteca Lagorio, recentemente rinnovate e ampliate, saranno ideale location de “L’Azzurro Mediterraneo”, mostra di Serenella Sossi che dopo aver presentato la Rassegna a Nizza e Milano, la proporrà anche nella “sua” Imperia dal primo al 22 settembre p.v.
Dopo oltre 5 anni Imperia e la Biblioteca accolgono nuovamente una mostra personale di pitture e sculture dell’artista “imperiese di Nizza” che in questi ultimi anni ha esposto e partecipato a molti importanti eventi d’arte contemporanea a livello internazionale.
La cornice della Biblioteca Lagorio, volendo fare un clin d’oeil alla tematica della mostra, è ideale per spazi e collocazione per ospitare l’evento.
Come nelle precedenti edizioni di “Azzurro Mediterraneo”, saranno esposti dipinti dalle tematiche care all’artista: vele, mare, lune ma anche quadri di tendenza informale/astratto sempre in sintonia col soggetto trattato e un paio di nuovi dipinti di grande formato su cui azzurri e blu, carichi di luminosità, sono assoluti protagonisti.
Inoltre, sculture ispirate al mondo marino in bronzo, terra cotta, ceramica, ardesia, pietra del Gard e l’inedita serie definita dall’artista “relitti”, piccole sculture di materiale di recupero di provenienza marina ispirate all’arte povera, altro movimento di predilezione dell’artista.
Nei lavori di questa eclettica artista saranno, come sempre, percepibili riferimenti storico mitologici e filosofico spirituali.
Il programma della mostra sarà intenso. L’inaugurazione è prevista per martedì 1° settembre, alle ore 18.00.
La Rassegna sarà presentata dalla prof.ssa Maria Galasso di Genova, critico d’arte e giornalista.
Sarà possibile usufruire di visite guidate settimanali, in compagnia di Serenella Sossi, tutti i mercoledì alle ore 17.00 e i giovedì alle ore 11.00, oltre a visite guidate a beneficio delle scolaresche in calendarizzazione per la seconda metà del periodo della mostra.
Un momento importante è previsto per venerdì 11 settembre alle 18.00 con lettura di testi inerenti alla mostra seguiti da un momento musicale.
Quale evento conclusivo, venerdì 18 settembre, alle 18.00 presso la Sala Convegni della Biblioteca, conferenza e dibattito: “Educare l’anima oltre lo sguardo: arte contemporanea dell’azzurro” con Maria Grazia Imarisio, storico dell’arte, Chantal Lora e Antonio Ciervo, direttrice e curatore artistico della Galleria Monteoliveto, Napoli – Nizza.
Interventi musicali a cura della Scuola “Luchino Belmonti” e letture a cura degli allievi del Teatro Lo Spazio Vuoto di Imperia.
Conosciamo Serenella Sossi
Serenella Sossi, artista eclettica, si esprime sia in pittura sia in scultura con carattere e forte personalità. Nonostante la consolidata maturità artistica non teme di cambiare e sperimentare con l’intento – inconscio? – di trasmettere la propria sensibilità e creare il contatto empatico e di comunicazione privilegiata con chi sa entrare in sintonia con la sua arte e il suo messaggio.
Imperiese, ha frequentato il Liceo Artistico a Genova, poi Torino. Da anni vive a Nizza sulla Costa Azzurra francese.
Con Monteoliveto Gallery Napoli-Nizza, ha partecipato e partecipa a innumerevoli prestigiosi Saloni ed eventi d’Arte Contemporanea in tutta Europa.
Dice di lei Maria Galasso: “Una visione di passaggio tra ieri e oggi; tra antichità e contemporaneità. Uno sguardo d’arte allargato ove si attingono, si apportano e si mescolano valori antropologici, culturali- sociali, veicolati dalla ricerca interiore e speculativa propria dell’artista”.
La Mostra “Azzurro Mediterraneo” vista da Serenella Sossi
“AZZURRO MEDITERRANEO
è un colore, un colore di tante sfumature e tonalità di azzurro
un azzurro cangiante e in movimento come il mare
è il colore del Mare Nostrum, quello della nostra storia, delle nostre origini
mare che dà vita, origine e centro dell’universo,
– quel centro del mondo che, secondo Omero, era situato in Ogigia, l’isola di Calipso –
è l’azzurro luminoso dell’orizzonte infinito
è il blu profondo dove immergersi alla ricerca di se stessi
è il nero della morte che tutto sommerge come un mare di piombo
di troppe morti, passate e recenti….”