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“Favole dal mondo”, un pomeriggio diverso in bottega a Imperia

Date Evento
Il 22 dicembre
Dalle 16
Date Evento
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Ingresso

Evento concluso

Giovedì 22 dicembre, dalle ore 16

“Favole dal mondo”, un pomeriggio diverso in bottega a Imperia

Imperia. Giovedì 22 dicembre, dalle ore 16, nella bottega di via Cascione 55, si terrà un pomeriggio diverso in bottega.

“Un pomeriggio per i bambini e anche per i “grandi” dove attraverso le fiabe impariamo a conoscere noi stessi, ad accettarci e a vincere le nostre paure. Attraverso i racconti che ci raggiungono da ogni parte del mondo a portare l’eco di terre lontane, ma sempre più vicine, conosciamo i “nuovi italiani”… che magari poi sono meglio dei “vecchi”. A seguire un po di merenda equa e solidale” – affermano gli organizzatori.

Albert Einstein diceva “Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe; se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più”.

La fiaba stimola la mente in modo naturale, spontaneo, e aiuta ad avvicinarsi a qualcosa di sconosciuto, rappresenta un genere narrativo universale che si ritrova nella tradizione orale di ciascun popolo e che si tramanda da una generazione ad un’altra modificandosi e adattandosi via via ai cambiamenti di tempo e spazio.

L’accesso al mondo narrativo di una cultura costituisce una via di accesso diretto: il racconto consente di entrare per un “momento” nella vita quotidiana di un villaggio, di un popolo, aiuta a scoprirne le caratteristiche e le differenze. Ogni popolo ha, infatti, ambientato le proprie fiabe nel luogo in cui viveva e, narrandole, ha fatto continui riferimenti alle proprie abitudini, alle proprie credenze, alle proprie regole sociali.

Attraverso la narrazione può avvenire uno scambio fra immaginari diversi, rintracciando in ogni storia le differenze, ma soprattutto le analogie: per questo la fiaba ha il potere di congiungere trasversalmente le culture e, nello stesso tempo, di raccontarne le specificità.

I racconti fiabeschi rappresentano, quindi, un percorso gioioso che, stimolando la curiosità verso l’altro, la sua storia e l’umanità di cui è portatore, conduce all’acquisizione di atteggiamenti di confronto, costruttivi e solidali.

Il racconto diventa, così, “ponte” fra culture, attraverso di esso si impara a cogliere la bellezza delle differenze e questo è premessa importante per l’acquisizione di atteggiamenti consapevoli di cooperazione e per riuscire ad abbattere lo stereotipo che porta a considerare la propria cultura come centrale e dominante su tutte le altre per importanza.