Camporosso, Enzo Barnabà presenta il libro “Il Passo della Morte”

Date Evento
Il 24 aprile
Dalle 17
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

Si terrà mercoledì 24 aprile, alle 17

Camporosso, Enzo Barnabà presenta il libro “Il Passo della Morte”

Camporosso. Mercoledì 24 aprile, alle 17 presso il Centro Giovanni Falcone (Bigauda) si svolgerà la presentazione del libro di Enzo Barnabà“Il Passo della Morte”, Infinito Edizioni (in cvollaborazione con Philobiblon), 2019. “Un panorama che mi mozza il fiato e mi carica positivamente, ogni giorno che Dio manda in terra”. Ecco Grimaldi, dove la vista è idilliaca e dove le luci di Mentone si vedono scintillare a poche centinaia di metri. Ma Grimaldi, non è soltanto visione paradisiaca, è ed e stato per secoli anche luogo di transito per chi (italiani, antifascisti, ebrei, jugoslavi fino agli africani dei nostri giorni), non munito di documenti in regola, ha cercato e cerca di passare in Francia nella speranza di una vita migliore.

I luoghi hanno una memoria, basta saperli interrogare perché ci raccontino quanto custodiscono. È così che questo libro – scritto da Enzo Barnabà ed illustrato da Viviana Trentin – ci narra storie ed aneddoti sorprendenti: la vicenda degli “aerei annusatori” che ha fatto tremare il governo francese, i passaggi clandestini del sedicenne Curzio Malaparte, del costruttore del Corbusier, di Peynet e di tanti altri. Barnabà è anche un noto africanista, cosa che gli permette di dar con autorevolezza voce a chi oggi cerca di attraversare la frontiera italofrancese.

“Cosa sia una frontiera, quale ne sia lo spessore, il peso, l’odore, e quello di chi la attraversa; quali persone abbia salvato, quante ne abbia condannate, attraendo con le luci appena al di là e poi tradendo con rabbiosi dirupi che ingoiano corpi; quali miti e narrazioni si impiglino al filo invisibile o spinato che separa l’inseparabile, ovvero un paesaggio, una natura, che vivono di continuità e che solo l’incuria ol’amorevolezza dell’essere umano possono rendere differenti. Cosa siauna frontiera veniamo a saperlo con più forza da questo prezioso libro.” (Gianluca Paciucci)