Pontedassio. Franca Acquarone, nata a Ormea, conserva un profondo legame con la sua terra da cui non si è mai staccata.
Dopo più di quarant’anni di lavoro come psicologa e psicoterapeuta, sogna di passare più tempo tra i castagni di Ormea e gli ulivi della Valle Impero, perpetuando la narrazione e la conservazione di quegli elementi della storia collettiva che rischiano di andare per sempre perduti. Già con Patate, latte e castagne, scritto in collaborazione con Sebastiano Castellano, e con Martino va soldato entrambi pubblicati da Araba Fenice aveva raccolto, dagli anziani del posto, testimonianze e intrecciato racconti.
Attenta osservatrice fin nelle pieghe più profonde dell’animo umano, crede nella possibilità che ciascuno ha di volare al di là del dolore, intrecciando legami oltre ogni confine.