Bajardo. Domenica 21 agosto a Bajardo nell’oratorio di San Rocco alle ore 17.00 Freddy Colt presenta il IX Quaderno del’Accademia della Pigna, dedicato alla festa “Ra Barca” di Bajardo.
Il volume è dedicato all’antichissima festa “Ra Barca”, incentrata su una leggenda medievale e su un rito di ancor più remota tradizione. “Leggenda medioevale di Castel Bajardo” a cura di Freddy Colt è il volumetto, in sobria ed elegante veste editoriale, che raccoglie il testo dialettale delle cantiche che da secoli vengono intonate nel corso della festa, secondo la ricostruzione fattane all’inizio del Novecento dal sacerdote marsigliese, oriundo bajocco, Padre Jean Allaria.
Il curatore ne ha predisposto la traduzione italiana a fronte, oltre a completare il testo con commenti e immagini, e a compendiare alcune rielaborazioni letterarie dovute ad eminenti scrittori come Italo Calvino, Antonio Rubino e Umberto Cavassa.
La pubblicazione fornisce alcune chiavi di lettura dell’enigmatica vicenda narrata: la storia del Conte di Bajardo e delle sue figlie, le tre sorelle, il simbolo dell’albero e della barca, il valore della musica tradizionale e i riferimenti alla poesia trobadorica provenzale, il tutto completato da un’accurata bibliografia.
Prosegue con grande successo la mostra realizzata da Alfredo Moreschi e Claudio Porchia e dedicata a Antonio Rubino.
La mostra in esposizione nell’oratorio San Rocco di Bajardo rappresenta uno straordinario percorso artistico-botanico che presenta le immagini di fiori e piante a cui l’artista si ispirava per animare il suo variegato mondo fantastico, mettendole a confronto con le fotografie tratte dall’archivio Moreschi, delle piante tipiche del Ponente Ligure. 20 pannelli, che rappresentano una parte dei 50 pannelli complessivi della mostra.
I due curatori spiegano così il significato e gli obiettivi dell’esposizione: ”Osservando le sue illustrazioni si possono notare agevolmente, fra gli infiniti elementi del decoro, la continua presenza di decine e decine di fiori, a volte riprodotti abilmente, come fossero delle vere e proprie tavole botaniche, altre volte risultato e frutto della sua effervescente fantasia.
Sia quelli che ornano i lussureggianti giardini della costa, sovente provenienti da molto lontano, sia quelli spontanei che andava a cercare anche il giorno in cui si è addormentato in mezzo a loro e molti dei quali continuano a nascere proprio nei dintorni del suo “Castel Baiardo”.
La mostra vuole essere l’occasione per offrire una diversa chiave di lettura di alcune opere tra le molte realizzate dall’Uomo, che parlava a tutti i bambini, compreso quello che ognuno di noi custodisce gelosamente dentro di se.
Il suggerimento, o se preferite il gioco, è quello di individuare nei quadri e negli affreschi da lui realizzati in zona, i fiori e le piante, che vi ha inserito, di cercarne il significato simbolico raccogliendo il suo invito a non trascurare, ma a preservare l’ambiente e la vita di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali compresi.
Una mostra che rappresenta anche una succosa occasione sia per chi già li conosce sia per chi li ammiri per la prima volta. Una sola piccola avvertenza, trattandosi di un tentativo di identificazione, può accadere di essere incorsi in una forzatura e, quindi, il pubblico è libero di eccepire ed è gentilmente pregato di suggerire alternative agli abbinamenti floreali proposti”.
Mostra a cura di Edizioni Zem di Vallecrosia (www.edizionizem.com)