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Masu presenta Arena Sanremo: «Partnership con investitori esteri. Ecco perché il progetto è sgradito» fotogallery

Al teatro del Casinò il presidente della Sanremese ha mostrato l'impianto sportivo che dovrebbe sorgere sulle ceneri del Comunale. Soddisfazione unanime delle associazioni di categoria. Sotto accusa l'operato del sindaco Biancheri: «Attoniti per suo comportamento»

Sanremo. E’ stato presentato stasera in un evento aperto alla città che si è tenuto nel teatro dell’Opera del Casinò Municipale, il maxi progetto di riqualificazione straordinaria dello stadio comunale di Sanremo. A promuoverlo è la Sanremese Calcio del presidente Alessandro Masu, imprenditore della nautica artefice di una serie di piani di sviluppo edilizi incentrati sullo sport.

Un quadro d’insieme che include non solo una nuova arena da 13 mila posti da realizzare al posto dell’attuale impianto calcistico di San Martino – secondo l’iter semplificato previsto dal decreto Stadi (non è un project financing) -, ma anche un altro paio di operazioni importanti: la riqualificazione dei campi da calcio di Pian di Poma e la rinascita dell’ex clinica Villa Helios, convertita a centro di riabilitazione d’eccellenza.

«Aspettavamo da molto tempo questo momento. Il nostro progetto non vuol essere inteso come concorrente dell’Ariston, la cui storicità non è da mettere in discussione. Al massimo il nuovo stadio potrà essere una location collaterale del Festival di Sanremo», – ha esordito Masu -. «Questo progetto non contempla investimenti a carico del Comune di Sanremo. Ogni costo sarà a carico di imprenditori privati locali perché non è un progetto di finanza. Potrebbe portare tanto benessere e turismo tutto l’anno, rappresentando la prima struttura del genere in Italia, un’arena interamente coperta con un tetto retrattile. Sarebbe un’opportunità per la città per distinguersi non solo per il Casinò o per il clima. Porterebbe tanti eventi internazionali. Stimiamo un’affluenza di circa 20 mila persone al mese, con un valore in termini di ricaduta sul territorio di 24 milioni di euro l’anno».

Tra il pubblico erano presenti il senatore Gianni Berrino e tutti e tre i candidati sindaco in corsa alle elezioni amministrative di giugno: Fulvio Fellegara, Alessandro Mager, Gianni Rolando. A rappresentare il municipio c’era l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Donzella. Assenti il primo cittadino Biancheri e l’assessore allo Sport Giuseppe Faraldi.

«Mi rammarico per l’assenza del sindaco di Sanremo e dell’assessore allo Sport e francamente non ne comprendo il motivo. Biancheri ci aveva chiesto di accelerare nella presentazione del progetto che poi è stato parcheggiato in deposito dalla sua stessa amministrazione. Questo nuovo stadio è fondamentale per far proseguire l’investimento che ho avviato e quello degli sponsor. Continuare a spendere in una società sportiva in questo modo, senza possibilità di avere a disposizione un impianto di livello, è come buttare i soldi fuori dalla finestra. Andrò avanti solo se l’Arena diventerà concretamente attuabile. Io credo che dopo l’iniziale entusiasmo del sindaco, la nostra iniziativa si sia arenata quando sono emersi gli investitori stranieri che mi affiancheranno. Investitori che a breve entreranno nella società, rivelandosi al pubblico».

La politica e i candidati sindaco. Il primo a prendere la parola dal palco è stato il senatore di Fratelli d’Italia: «E’ un sogno a occhi aperti. A Sanremo manca una struttura del genere in grado di ospitare eventi di grande livello nei periodi fuori stagione. Quale sindaco non vorrebbe che un privato proponesse un intervento del genere che si propone di rilanciare un impianto che per Palazzo Bellevue è sempre stato un problema, perché costa e non rende. Il nuovo stadio sarebbe un’opportunità per la nostra squadra del cuore e per i suoi tifosi».

Fulvio Fellegara: «Credo che l’amministrazione dovrebbe prendere in grandissima considerazione la proposta e lavorare insieme al promotore per riuscire a realizzarla. Chi non vorrebbe uno stadio che funzioni? E’ positivo che la proposta venga discussa in trasparenza, non ci devono essere scelte prese fuori dai consigli comunali e dalla sfera pubblica. Contestualmente allo sviluppo urbano, bisogna lavorare per risolvere problemi atavici che questo comprensorio ha, a partire dai collegamenti. L’altro elemento che segnalo è quello della squadra. Un investimento altrettanto importante deve essere fatto sulla società sportiva, per farla crescere e portarla dove merita. Il progetto Stadio ha potenzialità che il nuovo palazzetto dello Sport a Pian di Poma non ha. Quest’ultimo rischia di diventare una sede troppo grande per le associazioni del territorio e troppo piccola per le competizioni dei professionisti».

Alessandro Mager: «Ricordo quando con i miei nonni andavo al Comunale a vedere la Sanremese. Da tifoso ho visto con i miei occhi come si è trasformato lo stadio. Come possibile futuro amministratore dico che questo sistema del partenariato pubblico privato va incentivato perché è l’unico strumento attraverso cui un ente pubblico può dotarsi di strutture così importanti e costose. Ben vengano nella città di Sanremo gli investitori, più d’uno, che vogliono compiere delle opere. Mi auguro che quanto tutti noi potremo godere di questa nuova struttura».

Gianni Rolando: «Sono contento come sportivo, perché non riesco a immaginare in Liguria un campo da calcio completamente coperto. Forse non c’è in tutta Italia. Poi mi calo nella mia veste di ingegnere. Ho sempre visto che a Sanremo manca un edificio simbolo della città costruito dopo il 1930. Non c’è. Potrebbe diventarlo il nuovo stadio. Sono contento per l’opportunità che la Sanremese ha dato alla prossima amministrazione comunale. Un progetto che andrà supportato dal pubblico, non soltanto come impegno urbanistico ma con la realizzazione di opere necessarie come i parcheggi».

Soddisfazione per il progetto Masu è stata espressa, all’unisono, dai rappresentanti delle associazioni di categoria, da Confartigianato, a Confcommercio, Federalberghi e Sanremo On.

project stadio comunale sanremo

Il progetto. La firma alla base di questa trasformazione visionaria, ma quanto mai ambiziosa, appartiene alla Sanremese Calcio, in collaborazione con Giraldi Associati Archetti, specialisti nella progettazione di stadi e centri commerciali (già autori del progetto del nuovo Artemio Franchi di Firenze), e Stantec, una società leader a livello mondiale nella consulenza e progettazione ingegneristica e architettonica. Il team si arricchisce ulteriormente con la partecipazione di Nobel Partners Advisory S.r.l., che contribuirà alla pianificazione economica e finanziaria.

Viabilità. Con un flusso stimato in 6500 persone per le partite della domenica e 13 mila per i grandi eventi, diventa necessario prevedere un piano parcheggi all’altezza. Nel progetto illustrato questa sera viene indicata la ferrovia come canale principale per il raggiungimento dello stadio. Il piano parcheggi include gli stalli della stazione di Arma di Taggia, fino a 400 posti auto. Altri 1000 posti possono essere individuati intorno al mercato dei fiori e al Carrefour di Bussana. La riqualificazione di strada Tre Ponti ne apporterebbe altri 250. Tutto questo indotto sarebbe a supporto dei parcheggi interni allo stadio, oltre 350 unità.

Il crono programma delineato prevede un periodo di 24 mesi per la realizzazione del progetto, con l’avvio dei lavori programmato per settembre 2024. La gestione dell’opera è stimata per un arco di 99 anni, con la concessione che si concluderà nel 2123. I costi complessivi, comprensivi di spese di progettazione, ammontano a 113,6 milioni di euro più Iva.

Sotto il profilo finanziario, il progetto mira a generare ricavi annui di circa 12 milioni di euro a regime. Questi introiti deriverebbero da svariate fonti, tra cui spazi commerciali, parcheggi, eventi sportivi e partite di calcio. Una volta trasformato, lo stadio comunale di Sanremo non si limiterà a essere un luogo di incontro per gli appassionati di calcio, diventerà l'”Arena di Sanremo”, offrendo spazi versatili per attività di intrattenimento, eventi culturali e manifestazioni sportive.

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