Imperia. Ancora nessun caso di “peste suina africana” (PSA) in provincia di Imperia ma la guardia resta alta, essendo questo territorio la “zona cuscinetto” tra i vicini savonesi dove alcuni casi sono stati riscontrati e la Francia che cerca anche lei di proteggersi dal virus.
Il dottor Fabrizio Boggero, del Servizio Veterinario dell’Asl1, recentemente ha guidato una serie di incontri con i vertici e i cacciatori dell’Ambito Territoriale di Caccia della provincia in cui sono state dettate alcune linea guida per il riconoscimento dei sintomi della malattia e talune norme di biosicurezza per evitare di diffondere il virus nell’ambiente.
La PSA colpisce il cinghiale ed il suino domestico e non costituisce alcun pericolo per l’uomo ma rappresenta un grave rischio per il patrimonio suinicolo in termini di perdite di animali ed economiche.
«L’intento del servizio veterinario – spiega il dottor Boggero- è stato quello di sensibilizzare le persone, le associazioni ed altri Enti legati alla mondo della caccia per l’importante ruolo di sentinelle che i cacciatori svolgono sul territorio . Al riguardo, il ritrovamento di cinghiali deceduti, che sottoponiamo regolarmente ad esami specifici, e le norme igieniche che i cacciatori devono adottare in tutte le fasi di caccia e della successiva manipolazione dei visceri rivestono un ruolo importantissimo per scongiurare il passaggio del virus dai selvatici al suino domestico».
I sintomi della peste nei suidi sono: febbre elevata, minore reattività, inappetenza, emorragie diffuse in tutto il corpo con una evoluzione molto rapida che porta in breve tempo a morte gli animali colpiti.
Altro tema che il Servizio Veterinario Asl1 “Igiene degli alimenti di origine animale” ha intavolato è stato quello della sicurezza alimentare legato ai prodotti della pesca.
«Attraverso gli incontri, abbiamo fornito ai pescatori locali alcuni indirizzi di comportamento, taluni principi legislativi e di buone prassi con al centro il tema della sicurezza del pesce pescato».
«I pescatori- prosegue il dottor Boggero- rappresentano un’altra categoria di operatori che sono assoggettati a numerosi controlli. Il ruolo dei veterinari è primariamente quello di salvaguardare la salute dei consumatori, tuttavia in un settore caratterizzato da innumerevoli obblighi e normative, lo scopo degli incontri è stato anche quello di chiarire alcuni aspetti legali ed igienici cercando di rendere maggiormente consapevoli i pescatori circa i comportamenti virtuosi da adottare durante lo svolgimento della propria attività. Bisognerebbe anche riprendere- conclude- delle campagne informative nei confronti del consumatore; oggi gusti e consumi sono cambiati, si mangiano molti alimenti di origine animale crudi che, senza gettare nel panico nessuno, hanno un certo grado di rischio».
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