La decisione

Omicidio di Sargonia Dankha, la Corte rigetta istanza dell’avvocato: il processo va avanti

Iniziata l'istruttoria dibattimentale

omicidio Sargonia

Imperia. Dopo una lunga camera di consiglio, la Corte d’Assise di Imperia ha rigettato l’istanza sollevata dall’avvocato difensore di Salvatore Aldobrandi: il pizzaiolo di 73 anni accusato di aver ucciso 28 anni fa, in Svezia, la 21enne svedese Sargonia Dankha e di averne occultato il corpo.

L’avvocato della difesa aveva infatti presentato una richiesta preliminare all’istruttoria, consistente nell’impossibilità di processare, in Italia, un nostro connazionale accusato di un reato commesso all’estero, se sono trascorsi tre anni dal suo rientro nel Paese di origine.

Istanza rigettata, come richiesto sia dalla pubblica accusa che dall’avvocato di parte civile, Francesco Rubino, che citando i commi 1 e 3 dell’articolo 9 del codice penale (su delitto comune di un cittadino all’estero) ha dimostrato l’impossibilità di applicare l’articolo 128 nei confronti di imputati che devono rispondere di reati non prescrittibili, in subordine ha anche chiesto di valutare l’incostituzionalità di una tale richiesta, per la violazione dell’articolo 3, in quanto se così fosse, chiunque potrebbe commettere un delitto all’estero e trascorsi tre anni dal suo ritorno in Italia restare impunito.

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