Parola fine?

Reintegro dell’ex vigile Muraglia, a dicembre torna in servizio il simbolo dell’inchiesta Stachanov

Il segretario generale Monica Di Marco comunica la ripresa del rapporto di lavoro all'ex dipendente assolto in tutti i gradi di giudizio, sia penali che civili. Ora l'incognita Cassazione

alberto muraglia

Sanremo. “Si comunica che, in esecuzione della sentenza della Corte d’Appello di Genova emessa in data 26 ottobre 2023, il Comune di Sanremo procederà al reintegro del dipendente Alberto Muraglia con decorrenza 1° dicembre 2023, in profilo di agente di polizia municipale e locale”. Con queste semplici parole, messe nero su bianco dal segretario generale di Palazzo Bellevue Monica Di Marco, si chiude la parabola quasi decennale che ha visto il simbolo dell’inchiesta “Stachanov” essere licenziato in tronco allo scoppio dello scandalo dei furbetti del cartellino, salvo poi venire assolto in tutte le sedi giudiziarie, sia penali che civili.

L’ultima pronuncia che ha aperto le porte al reintegro effettivo dell’ex dipendente pubblico, passato agli onori delle cronache mondiali per le immagini che lo immortalavano a timbrare in mutande, era arrivata circa due settimane fa. Motivazioni inoppugnabili quelle della Corte d’Appello di Genova (sezione lavoro): “Muraglia è stato assolto con formula piena nel processo penale, pertanto non possono che cadere le sanzioni disciplinari irrogate nei suoi confronti”.

Una sentenza fotocopia rispetto a quella emessa pochi mesi prima per Maurizio Di Fazio, ex archivista del municipio, coinvolto nello stesso filone d’indagine di Muraglia. Per Di Fazio il Comune di Sanremo, consigliato dal nuovo consulente legale per le vicende legate ai “furbetti”, l’avvocato Marco Barilati di Genova, aveva optato per il ricorso in Cassazione. Una decisione che potrebbe giungere a breve anche per il caso Muraglia. Tuttavia, in attesa del verdetto definitivo della suprema corte, sia Di Fazio che l’ex vigile torneranno in servizio e dovrà essere corrisposto loro il risarcimento danni pari alle mensilità perse in seguito all’ingiusto licenziamento.

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