I nomi

Chiuse le indagini dell’operazione antidroga Praedictio, ricostruita la mappa dello spaccio a Ponente

Ricostruite nel dettaglio le cessioni di ingenti quantitativi di droga

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Imperia. Il sostituto procuratore della Repubblica Antonella Politi ha chiuso le indagini preliminari dell’operazione antidroga “Praedictio“, condotta dalla squadra mobile della questura di Imperia, che lo scorso 21 ottobre aveva portato all’esecuzione di 21 misure cautelari emesse dal  gip Massimiliano Botti.

Un’inchiesta, quella della polizia, volta a contrastare il racket della droga che dal Ponente Ligure, con la figura chiave di Mario Mandarano, 63enne residente a Taggia, raggiungeva anche altre zone della Liguria, il Piemonte e la Lombardia.

Figura chiave dell’operazione, è stata quella di Mario Mandarano: dal suo arresto nel 2020, quando venne trovato in possesso di un ingente quantitativo di hascisc e marijuana e di un vero e proprio arsenale da guerra, che sono partite le indagini. Mandarano era lo snodo principale dell’attività di spaccio, nonché il “contabile”: colui che nei suoi accurati appunti scriveva il costo della droga, le quantità acquistate e cedute e i nomi di alcuni acquirenti, in modo esplicito o utilizzando codici. L’attività di spaccio, che si presume fosse in atto almeno dal 2015, era tutta documentata.

Stralciata la posizione di Frederic Siorat, 52enne marocchino residente in Francia, gli avvisi di garanzia sono stati notificati agli altri indagati: Flavio Ianni, 34 anni, arrestato e attualmente detenuto a Imperia;
Mark Scaffini, 42 anni, arrestato e detenuto ad Alessandria; Daniele Narciso, 34 anni, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Molini di Triora; Mario Mandarano, 63 ani, detenuto a Imperia; Franco Guastamacchia, 48 anni, detenuto a Torino; Elice Bellanti (detto Fè o Felice), 58 anni, detenuto a Genova; Giacomo Masotina, 46 anni, detenuto a Genova; Sergio Taverna, 55 anni, detenuto a Sanremo; Gianfranco Bianco (detto Gianfranco Gelati), 48 anni, detenuto a Imperia;  Roberto Rebora, 50 anni, sottoposto al divieto di dimora in provincia di Imperia; Lorenzo Rebora Corci, 20 anni, obbligo di presentazione alla p.g.;
Ervin Bashmeta (detto Luciano), 36 anni, detenuto a Imperia;
Bashkin Bashmeta (detto Kim), 43 anni, obbligo di dimora nei comuni di Castellaro, Riva Ligure, Pompeiana, Santo Stefano al Mare, Terzorio, Sanremo, Ospedaletti, Seborga, Bordighera, Vallebona e Vallecrosia; Giuseppe Russo (detto Pino Castellaro), 64 anni, agli arresti domiciliari; Massimiliano Paletta, 50 anni, obbligo di dimora nel comune di Taggia con divieto di uscire dall’abitazione dalle 20 alle 7 di ciascun giorno; Antonio Zito, 56 anni, agli arresti domiciliari a Sanremo;  Walter Tropeano, 39 anni, agli arresti domiciliari a Camporosso; Marco Queirolo, 38 anni, obbligo di dimora nel comune di Genova; Antonio Carbone, 46 anni, detenuto a Imperia; Giuseppe Stilo, 49 anni, obbligo di dimora nel comune di Taggia con divieto di uscire dall’abitazione dalle 20 alle 7 di ciascun giorno; Sgrò Carmelo, 40 anni, detenuto a Genova.

Nel dettaglio, come si evince dalle carte, Flavio Ianni è accusato di aver acquistato da Mandarano ai fini di spaccio: 8,1 kg di hashish e marijuana al prezzo di 24.400 euro nel 2017; kg 4,950 di hashish al prezzo di 19.600 euro nel 2018; 50,2 kg di hashish al prezzo di 93.100 euro nel 2019 che successivamente rivendeva a terzi residenti nelle province di Alessandria e Pavia.

Secondo gli inquirenti Mario Mandarano, oltre alle ingenti cessioni di droga a Ianni, aveva acquistata da Franco Guastamacchia 14 kg di hashish al prezzo di 19.600 euro nel 2015; 143,2 kg di hashish al prezzo di 207.550 nel 2016; 68 kg di hashish al prezzo di 138.800 euro nel 2017. Altra sostanza stupefacente era stata acquista da Frederic Siorat: 67 kg di hashish al prezzo di 152.900 euro nel 2018. Da Ervin e Bashkin Bashmeta 5 kg di hashish al prezzo di 14.500 euro il 3/12/2017. Da Ervin Bashmeta 25 kg di hashish al prezzo di 38.750 euro nel 2018 e 32 kg al prezzo di 80mila euro nel 2019. Da Sergio Taverna 50 kg di hashish al prezzo di 56mila euro nel 2017.

La droga acquistata veniva poi rivenduta a Giacomo Masotina (oltre 5 kg) e non solo.  Nelle 31 pagine di avviso di conclusione indagini, si legge anche di 56,9 kg di sostanza stupefacente vendute da Mandarano a Gianfranco Bianco per 133.460 euro nel 2016, altri 125,5 kg (316.916 euro) nel 2017, 42,2 kg (104.720 euro) nel 2018. Altri ingenti quantitativi di droga sarebbero stati venduti da Mandarano a Massimiliano Paletta, Roberto Rebora, Lorenzo Rebora Corci, marco Queirolo, Walter Tropeano, Antonio Zito e Giuseppe Stilo.

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