Riviera Trasporti, la pronuncia sul concordato si avvicina

2 luglio 2022 | 15:29
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Riviera Trasporti, la pronuncia sul concordato si avvicina

Giovedì mattina l’ultima udienza prima del provvedimento del giudice

Sanremo. Si è tenuta questo giovedì mattina in tribunale a Imperia, l’ultima udienza in programma prima del pronunciamento del giudice sull’ammissione del concordato preventivo della Riviera Trasporti Spa. Presenti il presidente del consiglio di amministrazione Giovanni Barbagallo, la consigliera del Cda Sara Lercaro, i commissari Lener Giorgio e Giuseppe Sancetta (docenti di economia alla Sapienza di Roma), oltre ai legali della società provinciale del trasporto pubblico locale partecipata dalla Provincia di Imperia e dal Comune di Sanremo.

Nelle mani del giudice delegato Maria Teresa De Sanctis, il Cda ha portato le ultime integrazioni richieste alla già ampia documentazione allegata nell’ottobre 2021, quando la procedura concordataria è stata aperta in seguito al decreto ingiuntivo comminato a Rt su richiesta di uno dei creditori principali, il gruppo Arriva per un credito di circa 3 milioni di euro. L’accettazione del concordato da parte del tribunale di Imperia permetterà a Riviera Trasporti di tutelarsi dalla possibile aggressione futura ai propri beni ma potrebbe comportare effetti potenzialmente devastanti sui fornitori che aspettano di essere pagati per i servizi prestati.

I dettagli del piano concordatario non sono mai stati resi noti dal consiglio di amministrazione. Il presidente Barbagallo, nel corso di un’audizione in seduta pubblica del consiglio comunale di Sanremo, aveva anticipato che nello studio è previsto il pagamento dei creditori chirografari nell’ordine del 23%, con possibilità di aumento. Inoltre, per ridurre i costi fissi, saranno dismessi i bus a idrogeno e la centrale di stoccaggio costruita in Valle Armea.

A determinare l’apertura delle procedure concorsuali sono stati i problemi sui conti della società, ricoperti da più di 30 milioni di euro di debiti, su cui hanno pesato prima la recente sentenza in materia di aumenti tariffari, andata a sfavore di Rt per un importo di circa 5 milioni, poi il Covid e infine la mancata valorizzazione degli ex depositi di San Martino e Ventimiglia, ultimo tentativo messo in campo per scongiurare il fallimento. A proposito del deposito di Sanremo, grazie anche alla variante urbanistica concessa tra le polemiche dall’amministrazione Biancheri, l’edificio potrebbe diventare una casa di riposo. Il provvedimento definitivo sull’ammissione del concordato di Riviera Trasporti è atteso nell’arco della prossima settimana.

(Nella foto un recente sciopero del personale Rt)