IL DIARIO DI MARIA MUSSO |
Cultura e Spettacolo
/
Imperia
/
Scuola
/

Al Polo Universitario Imperiese la presentazione de “La ragazza dal fiocco rosso”

3 marzo 2022 | 11:07
Share0
Al Polo Universitario Imperiese la presentazione de “La ragazza dal fiocco rosso”

Iniziativa rivolta sia agli studenti che alla cittadinanza

Imperia. «Mi chiamo Maria Musso, sono nata a Diano Arentino il 4 gennaio 1924, sono stata arrestata il (due) 2 settembre 1944 a Diano Arentino da 20 tedeschi, 5 fascisti e un graduato tedesco». Cominciano con queste parole– e già l’enormità dello spiegamento di forze per portare via una ragazza di vent’anni basta a rappresentare l’assurdità della guerra – gli “Appunti tristi”, come lei li aveva intitolati, scritti molti anni dopo il rientro a casa da Maria Musso, deportata nel lager femminile di Ravensbrück da cui tornò nel 1945: il suo diario, ritrovato presso l’Istituto storico della Resistenza di Imperia, viene ora presentato in un’edizione curata dallo stesso Isrecim insieme all’editore Fusta e con la collaborazione di Donatella Alfonso, Laura Amoretti, Raffaella Ranise e Alfonsina Sibilla.

“La ragazza dal fiocco rosso. Diario di Maria Musso”, sarà presentatomartedì 8 marzo alle 10 presso il Polo Universitario Imperiese (via Nizza 8) in un’iniziativa rivolta sia agli studenti, a cui è destinata la distribuzione gratuita del libro presso gli istituti superiori della provincia di Imperia, che alla cittadinanza, nel rispetto delle norme anti-Covid. All’evento, aperto dai saluti delle autorità e dalla proiezione di un video-documentario a cura dell’Aned con la consulenza storica di Eugenio Iafrate, parteciperanno le curatrici del volume; saranno alcuni studenti a leggere brani e poesie dal libro. Il volume ha il patrocinio di Regione Liguria-Assemblea Legislativa, Anpi provinciale di Imperia, FIVL provincia di Imperia, ANED e IRK-CIR, Comitato Internazionale Ravensbrück.

“La ragazza dal fiocco rosso” si rifà ad una frase che Maria Musso, scomparsa nel 2011, scrive nel diario: «…Altra accusa che mi ha seguito fino al campo di Ravensbrück è stata ‘la colpa che portavo un nastro nei capelli di colore rosso…», ed è con quel fiocco che è ritratta nel disegno di copertina, tratteggiato da un altro prigioniero. Oggi che la guerra è tornata a percorrere le terre d’Europa, la vicenda di Maria Musso e il suo diario diventano un monito contro ogni conflitto e ogni prevaricazione: in particolare contro le donne. Una ragione in più perché sia presentato l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna.