Sanremo. Sono cinquecento, in pochi giorni, le firme raccolte per chiedere il ritorno alla gestione pubblica della Rsa Casa Serena, passata il primo settembre scorso in capo alla MyHome Srl a cui è stata revocata sabato scorso per il mancato rispetto da parte della società delle clausole contrattuali imposte da comune e sindacati.
“Riprendiamoci Casa Serena” è il nome della campagna di raccolta firme avviata da Anpi, Attac Imperia, Rifondazione Comunista, Rete SanremoSolidale, Sanremo Insieme, Sinistra Italiana. «E’ una campagna nata da un percorso di soggetti e persone che sono rimaste scosse per le vicessitudini di questa vicenda – dichiara uno dei promotori, Mauro Gianpaoli dell’associazione “Casa della cura” e Attac Imperia -. La campagna serve a dire che l’intera comunità territoriale non intende disfarsi di un bene pubblico sociale. La gestione di Casa Serena e dei servizi socio sanitari devono restare pubblici. La pandemia ha mostrato tutti i limiti di una gestione sanitaria e sociosanitaria aziendalista: solamente la gestione pubblica garantisce i propri cittadini». «L’indirizzo sbagliato dell’amministrazione non è recentissimo – aggiunge Gianpaoli – E’ evidente che negli anni c’è stato un depauperamento di quello che è stato il finanziamento, la difficoltà di voler sostenere un finanziamento a Casa Serena. E’ solo l’epilogo, triste, perché le vicende stanno mostrando quanto sia stata frettolosa e in parte incomprensibile la gestione per come si è evoluta, ma certamente sono solo la parte finale di un percorso che era già stato avviato di cedere al privato, probabilmente per problemi di bilancio e quindi disinteressandosi, forse, dell’esigenza della città. Noi crediamo che a fianco di un pareggio di bilancio economico debba essere valutato dall’amministrazione un pareggio di bilancio sociale, un indicatore che misuri qualitativamente e quantitativamente quanto un’amministrazione eroga servizi soddisfacenti alla propria popolazione».
Stamane davanti a palazzo Bellevue, firme raccolte alla mano, hanno presenziato alcuni esponenti della campagna: oltre a Gianpaoli erano presenti l’ex consigliere comunale di Sinistra Italiana Fabio Ormea, Enzo Jorfida e Gianluca Pagot di Rifondazione Comunista.
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