Nuovo Dpcm, il governatore ligure Toti: «Le Regioni inascoltate»

25 ottobre 2020 | 12:55
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Nuovo Dpcm, il governatore ligure Toti: «Le Regioni inascoltate»

Il presidente ritiene le misure necessarie ma ne definisce alcune incongruenti

Genova.«Il governo ha firmato nella notte il nuovo Decreto con ulteriori restrizioni. Vista la situazione sanitaria nuove misure andavano sicuramente prese, ma alcune appaiono francamente incongruenti e dal sapore punitivo: la chiusura alle 18 dei ristoranti ad esempio. Come Regioni avevamo chiesto infatti che fosse portata alle 23. Spero che almeno questa volta il sistema di risarcimento sia efficace e puntuale, perché si rischia la chiusura di molte imprese». Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti commenta così le nuove disposizioni varate dal Governo per il contenimento della pandemia da Covid 19.

«Sul fronte sanitario – prosegue Toti – non sono state colte molte delle semplificazioni sul sistema di “tracciamento” che avevamo proposto. Procedure che oggi impegnano, ormai inutilmente, centinaia di addetti del nostro sistema sanitario».

«Come impostazione generale, resto convinto che sarebbero più utili misure per proteggere o lasciare a casa le persone più fragili (anziani, cittadini che soffrono di patologie varie) e cercare di convivere col virus – aggiunge – Lo dico senza sottovalutare il pericolo del Covid, avendo passato la mattina al telefono con la nostra sanità, ma nella consapevolezza che anche la crisi economica faccia davvero più male di quel che ci si possa immaginare».

«Comunque – conclude – studieremo tutte le novità e le applicheremo. Nel mentre continuiamo a lavorare per incrementare l’offerta dei nostri ospedali. Il mio appello va a tutti voi: rispettate le regole, indossate sempre la mascherina. Impegniamoci insieme a non rendere vano lo sforzo che tanti da domani faranno per tutti noi».