Il punto di vista

Coronavirus, Alziamo i Toni scrive lettera aperta al presidente di Regione Liguria: «E’ controproducente un nuovo lockdown»

«Le normative sono già presenti e sarebbe sufficiente farle rispettare con maggiore rigore, invitando altresì ogni cittadino ad un maggiore buon senso»

Coronavirus

Imperia. «Mi rivolgo al presidente della Regione Liguria Toti, sempre attento con la sua giunta al rispetto del diritto alla salute ed alla salvaguardia della economia regionale nella precedente chiusura.

Ritengo che sia controproducente per l’economia italiana e regionale procedere ad un nuovo lockdown. Le normative sono già presenti e sarebbe sufficiente farle rispettare con maggiore rigore, invitando altresì ogni cittadino ad un maggiore buon senso. In caso di ulteriore chiusura di palestre, centri estetici, barbieri e parrucchieri l’economia inizierebbe a bloccarsi una seconda volta. Il Governo sostiene che non siano “servizi essenziali” ma…in questo contesto storico bisogna porsi un’altra domanda: le attività lavorative in sé, che consentono ad intere famiglie di sopravvivere, sono “essenziali”?

Noi di Alziamo i Toni riteniamo di sì. In quanto permettono al motore della economia di continuare a girare. Il prossimo passo potrebbe essere la chiusura di bar, ristoranti, aziende del settore terziario, libere professioni, saranno ancora colpiti il settore agricolo e quello del turismo, tanto rilevante per la nostra Italia e per la Regione Liguria, per un ritorno alle origini del mese di marzo.

Vorrebbero iniziare a chiudere le attività che hanno fatto aprire per ultime. Invitiamo tutti i cittadini al buon senso ed a “servirsi” delle armi contro la propagazione del Covid-19: lavarsi spesso le mani, utilizzo della mascherina come da disposizioni, utilizzo del detergente e distanze di sicurezza. Il tutto nel rispetto del prossimo e del diritto alla salute costituzionalmente garantito.

Perché è bene chiarire che le mascherine chirurgiche servono principalmente a proteggere “gli altri” da “noi”. Rispettiamo il prossimo. “Alziamo i toni” ed i suoi oltre 5.550 iscritti saranno ancora al fianco delle categorie colpite da un’eventuale lockdown. Come già fatto in passato, tramite gli organi istituzionali superiori» – afferma Enrico Amalberti, presidente di Alziamo i Toni.

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