Sanremo, elicotteri trasportano antenne in zona San Giacomo. Non sono per il 5G

18 luglio 2020 | 10:08
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Sanremo, elicotteri trasportano antenne in zona San Giacomo. Non sono per il 5G

Diffuso su youtube un video che denunciava il complotto con centinaia di commenti allucinanti

Sanremo. Non sono passati inosservati gli elicotteri che da alcuni giorni stanno sorvolando il quartiere di San Giacomo, trasportando delle nuove antenne per la telefonia mobile. In un video diffuso su youtube da un noto canale a sfondo cospirazionistico, viene persino denunciato a caratteri cubitali l’avvio della sperimentazione dell’internet ultraveloce 5G anche Città dei Fiori.

Ma come stanno le cose? A quanto comunica l’Arpal – organismo regionale deputato a rilasciare un parere ai Comuni sulle richieste fatte dagli operatori della telefonia – “sono stati rilasciati pareri a Palazzo Bellevue anche per installazione di impianti 5G. Gli ammodernamenti degli impianti, comunque, sono all’ordine del giorno e anzi, sono maggiori quelli richiesti per impianti non 5G che per quelli 5G. Bisogna ricordare che ogni tipologia di impianto, indipendentemente dalla generazione cellulare, viene preventivamente verificata affinché non sia superato il valore limite complessivo di campo elettromagnetico generato, che per i luoghi con permanenza superiore alle 4 ore è di 6 volt/metro (è uno dei limiti più restrittivi in Europa). L’Arpal – continuano dall’agenzia regionale – non rilascia autorizzazioni all’installazione, ma si limita – nei fatti – alla verifica preventiva del rispetto dei valori limite di campo elettromagnetico, dato sotto forma di parere positivo o negativo al Comune responsabile dell’autorizzazione all’installazione/modifica”.

Quindi cosa sta succedendo in quel di San Giacomo? Stando a quanto spiegato dall’assessore all’Ambiente Lucia Artusi: “I lavori in corso non riguardano il posizionamento di antenne 5G, ma si tratta della realizzazione di una stazione radio base per la rete di telefonia mobile Iliad su un polo tecnologico già esistente che era di Wind-Tre”.

Mentre piccoli paesi dell’Imperiese come Cervo Badalucco si sono apertamente dichiarati contrari alla nuova tecnologia, con Bordighera a tirare le fila dei Comuni più grandi che non ne vogliono proprio sentir parlare (tanto da aver votato un provvedimento ostativo alle nuove installazioni), Sanremo deve ancora prender una posizione ufficiale sul tema. Una posizione “sollecitata” anche dalle immagini che stanno facendo il giro del web, raccogliendo qualche migliaio di visualizzazioni e centinaia di commenti spesso allucinanti. Da tenere in considerazione ci sono anche le petizioni, sottoscritte da migliaia di cittadini.

Intanto è notizia dei giorni scorsi dell’incontro tra i comitati schierati contro il 5G e il direttore scientifico di Arpal Liguria Stefano Maggiolo, svoltosi presso la sede centrale dell’Agenzia. Dallo stesso è emerso che, spiegano sempre dall’Arpal: “Conoscendo le caratteristiche tecniche delle antenne, i tecnici di Agenzia possono anticipatamente assicurare il rispetto dei 6 volt/metro casa per casa (limite di legge, tra i più restrittivi tra i parametri dell’inquinamento in Europa, ndr.), dando parere negativo in caso di superamenti. Questo, indipendentemente dalla generazione di telefonia utilizzata dall’antenna. Oltre al parere preventivo, l’attività di Agenzia sul tema prevede controlli e misure in campo, che vengono svolte soprattutto in quei punti prossimi al valore limite.

La quinta generazione di telefonia cellulare sfrutta gli stessi principi fisici delle altre quattro – segnali trasportati da onde elettromagnetiche – che “viaggiano” su tre bande di frequenze differenti. Una intorno ai 700 Mhz – utilizzata fino al 2022 dal segnale televisivo; una intorno ai 3.7 Ghz, molto vicina a quella della quarta generazione di telefonia. La terza intorno ai 27 Ghz, che sarà utilizzata – quando verrà attivata – per mettere in contatto fra loro gli oggetti”.