Videosorveglianza e Ai, a Sanremo il convegno: «Grandi potenzialità ma enormi rischi»
Si è parlato anche delle bodycam, introdotte dall’ultimo decreto sicurezza. In arrivo nuove telecamere
Sanremo. Un pubblico di addetti ai lavori ha gremito questa mattina il Teatro del Casinò Municipale di Sanremo per il convegno “Videosorveglianza urbana integrata tra IA e privacy”, promosso dal Comando di polizia locale matuziano guidato dal dirigente Fulvio Asconio. Un appuntamento che ha catalizzato l’interesse non solo delle amministrazioni comunali e delle forze di polizia, ma anche di aziende e professionisti del settore tecnologico, chiamati oggi a confrontarsi con una materia in continua evoluzione.
Ad aprire i lavori è stato il sindaco Alessandro Mager, che ha sottolineato come «l’intelligenza artificiale, da un lato, rappresenta un progresso straordinario, ma dall’altro è un fenomeno che deve essere necessariamente controllato». Il suo intervento ha subito posto l’accento sul nodo cruciale dell’equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti individuali.Protagonista dell’incontro, Stefano Manzelli, esperto di sicurezza urbana integrata, che ha condotto un’articolata riflessione sui rischi e le opportunità legate all’uso dell’intelligenza artificiale nei sistemi di videosorveglianza.
«Fino a qualche anno fa – ha dichiarato Manzelli – si parlava soltanto di privacy. Ora ci troviamo travolti anche dall’intelligenza artificiale. La polizia locale, come la pubblica amministrazione italiana, sta facendo una grandissima fatica. Deve ancora digerire il Gdpr e già deve affrontare nuove complessità». Il relatore ha fatto riferimento a casi concreti, come quello Forlivese, emblematico di un approccio tecnologico non sufficientemente ponderato: «Un’Amministrazione ha lanciato una bella idea senza un’analisi by design. Questo tipo di errori si stanno ripetendo in città come Treviso o Trento. Serve consapevolezza, serve progettualità, serve preparazione».
Manzelli ha posto l’accento su un tema centrale: la protezione dei diritti fondamentali. «Una telecamera può arrecare un pregiudizio se non gestita in sicurezza. Non possiamo permettere che una semplice passeggiata venga trasformata in un problema di privacy. Le immagini devono essere accessibili solo alle forze dell’ordine e solo in caso di reale necessità». Sull’intelligenza artificiale, l’esperto è stato chiaro: «È un moltiplicatore di opportunità ma anche di problemi. Amplifica le capacità investigative, ma anche i rischi di errori. Se un algoritmo sbaglia, il danno può essere enorme, soprattutto in tema di diritti personali».
A margine dell’incontro odierno è intervenuto anche Alessandro Il Grande, presidente del consiglio comunale, che ha ricordato come l’impegno dell’amministrazione risalga al 2014: «Allora, con il sindaco Biancheri, decidemmo di fare delle telecamere una priorità. Oggi Sanremo può contare su oltre 400 telecamere ad alta definizione, grazie a un decennio di investimenti continui». E sul futuro: «Abbiamo in cantiere due progetti importanti: uno per corso Garibaldi, con 12 nuove telecamere, e uno per le frazioni. Inoltre, intendiamo partecipare al nuovo bando del Ministero dell’Interno, previsto dal decreto del dicembre 2024, che offre nuove possibilità di finanziamento per rafforzare la rete di videosorveglianza».
Il convegno ha rappresentato un’occasione preziosa per affrontare anche le novità normative, come gli ultimi provvedimenti del Garante per la Privacy e i criteri previsti dal recente decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2025 che introduce la possibilità per le polizie locali di dotare gli agenti di bodycam. Un tema su cui si è espresso anche Manzelli: «Serve che ogni progetto di videosorveglianza parta da un’analisi approfondita, nel rispetto della normativa e con una reale consapevolezza dei rischi. Solo così potremo costruire città sicure, ma anche rispettose dei diritti dei cittadini».