Ventimila firme contro la chiusura dell’ospedale di Imperia

16 aprile 2025 | 12:26
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Ventimila firme contro la chiusura dell’ospedale di Imperia

Ieri un presidio davanti al consiglio regionale della Rete Liguria Comitati e delle Associazioni “per affermare con forza che la salute non è una merce, la salute si difende e non si svende”.

Genova. Ieri pomeriggio davanti al consiglio regionale in Via D’Annunzio, si è tenuto un presidio della Rete Liguria Comitati e delle Associazioni “per affermare con forza che la salute non è una merce, la salute si difende e non si svende”.

Una rappresentanza dei comitati delle quattro province liguri ha chiesto di essere ricevuta dal consiglio regionale per poter consegnare ventimila firme raccolte dai Comitati Civici di base della provincia di Imperia contro la chiusura dell’ospedale di Imperia e altri documenti predisposti in occasione del presidio con esposte le problematiche che si ravvisano sul territorio ligure.

Nonostante i rappresentanti dei comitati fossero già stati registrati dagli addetti agli accessi per sveltire la procedura nel momento consentito all’ingresso in aula, il Presidente del Consiglio regionale ha negato loro l’accesso con la motivazione che doveva essere fatta precedentemente formale richiesta. Eventualmente sarebbero stati disposti ad un incontro al termine del Consiglio; troppo tardi però per chi doveva prendere un treno.

“E’ noto che in passato, in diverse occasioni, ciò non si è verificato, pertanto ieri ci si aspettava un minimo di riguardo per le persone che hanno affrontato il disagio di un viaggio dagli estremi della regione, trasportando documentazione ingombrante e pesante da presentare al Consiglio” fanno sapere da Rete Liguria.

Prosegue la nota stampa: “Evidentemente sospendere la seduta per dieci minuti per dare ascolto ai cittadini è un onere che questo Consiglio Regionale non si può assumere, meglio rimandarli a casa e far sì che seguano le regole delia burocrazia. Il nuovo corso (sempre peggio) impresso dal Presidente della Regione si riconosce anche da questo”.