Si sgretola il castello Arena Sanremo, ennesimo stop al progetto targato Masu

28 aprile 2025 | 13:55
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Si sgretola il castello Arena Sanremo, ennesimo stop al progetto targato Masu

Stamattina il sindaco Mager ha informato il presidente del sodalizio delle perplessità sollevate dagli Uffici. Ora la Sanremese rischia di tornare in Promozione

Sanremo. È ormai prossimo all’ufficialità il terzo, e a questo punto definitivo, stop al progetto “Arena Sanremo” proposto dalla Sanremese Calcio e dal suo presidente Alessandro Masu. Questa mattina il sindaco Alessandro Mager, insieme agli assessori ai Lavori pubblici, Massimo Donzella, e alla presenza di quello allo Sport, Alessandro Sindoni, ha incontrato patron Masu, accompagnato dal responsabile del settore giovanile Vincenzo Stragapede, per informarli delle perplessità sollevate dagli Uffici, sia in ordine tecnico che economico finanziario, rispetto all’ultima versione del progetto depositato qualche settimana fa.

Secondo quanto emerso, i tecnici e i consulenti incaricati hanno giudicato la proposta incompatibile con i livelli minimi richiesti per garantire sostenibilità progettuale e finanziaria, elementi indispensabili per fondare la fiducia della giunta nell’operazione e arrivare a una dichiarazione di pubblico interesse.

Si chiuderebbe così, in attesa dei provvedimenti conseguenti della giunta municipale, un percorso travagliato iniziato meno di due anni fa, quando Masu presentò una prima ipotesi di riqualificazione dello stadio comunale di San Martino da oltre 130 milioni di euro. Dopo una bocciatura già incassata dalla giunta Biancheri nella precedente legislatura e successivamente confermata dal Tar Liguria, anche l’attuale amministrazione guidata da Mager, su parere degli esperti, si appresterebbe a respingere definitivamente l’iniziativa.

stadio comunale sanremo progetto

L’ultima versione del progetto, presentata a febbraio, proponeva una struttura multifunzionale da circa 67 milioni di euro, capace di ospitare 4.900 spettatori per le partite di calcio e fino a 11.000 per grandi eventi, con la realizzazione di circa 500 posti auto. Con la bocciatura che appare imminente – su cui peserebbero anche il fatto che a oggi non siano mai stati resi noti pubblicamente i potenziali investitori coinvolti e la stroncatura del Dipartimento dello Sport all’ipotesi Arena a Pian di Poma -, il futuro dei biancazzurri è sempre più incerto. Alla luce anche della recente rinuncia della Sanremese all’ingresso nella gestione dello Sclavi ad Arma di Taggia. Saltata nonostante il sodalizio matuziano si fosse aggiudicato la gara per l’affidamento della concessione, in cordata con il Taggia Calcio.

Stando alle dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dal presidente Masu, il club biancoazzurro potrebbe rinunciare all’iscrizione al prossimo campionato di Serie D, pur con la salvezza conquistata sul campo al termine della stagione in corso. Masu sembra infatti intenzionato a ripartire dalla categoria inferiore della Promozione, nel tentativo di ridurre drasticamente i costi di gestione di una società già appesantita da debiti significativi. Ora, la prima squadra potrebbe essere ricostruita con un organico formato prevalentemente da giocatori locali.

Sanremo, oltre all’illusione di un nuovo mega stadio, rischia così di perdere la sua principale squadra di calcio, mentre i tifosi, da anni, continuano a sperare un ritorno tra i professionisti. Il prossimo capitolo del calcio locale si scriverà tra pochi mesi, quando verranno bandite le concessioni degli impianti sportivi di Pian di Poma (riqualificati a spese del municipio e con fondi europei) e dello stesso stadio comunale di San Martino, che sono in scadenza a giugno e non possono essere ulteriormente prorogate.

Al termine dell’incontro odierno, il presidente Masu non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

(In copertina un rendering dell’Arena, a destra Masu in Comune)