Sap Imperia accoglie il via libera all’approvazione del Decreto Sicurezza

Tra le principali novità le videocamere “bodycam” per gli agenti; l’estensione dell’uso della pistola ad impulsi elettrici “Teaser”; la “tutela legale” per le forze di polizia e i militari
Imperia. La Segreteria provinciale del Sap di Imperia ha accolto con favore il via libera all’approvazione del Decreto Sicurezza, da parte del Consiglio dei Ministri.
Tra le principali novità previste dal provvedimento in via definitiva ci sono: le videocamere “bodycam” per gli agenti; l’estensione dell’uso della pistola ad impulsi elettrici “Teaser”; la “tutela legale” per le forze di polizia e i militari.
Il Segretario Provinciale del Sap di Imperia Ivo Semeria, sottolinea l’importanza del decreto: «Oltre a potersi difendere dalle aggressioni con la pistola ad impulsi elettrici, nel caso in cui i poliziotti dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al servizio, gli stessi avranno a disposizione per la difesa del loro operato, anche i filmati ripresi dalle bodycam e non ci sarà più la sospensione dal servizio come atto dovuto anche se solamente sospettati, ma potranno continuare a lavorare e lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino a un massimo di diecimila euro per ogni fase del procedimento».
Aggiunge: «Sono misure di buon senso, che sono il frutto delle richieste avanzate dal Sap ai parlamentari fin dal 2013, anche mediante iniziative a carattere pubblico come: la campagna in favore dell’introduzione del “Teaser”; la distribuzione ai poliziotti della “spy pen”; la denuncia mediatica “chi difende i difensori”, che hanno segnato l’inizio di un importante percorso verso l’introduzione di questi strumenti a tutela e per la trasparenza dell’attività svolta da parte dei poliziotti»
Conclude: «Questa approvazione rappresenta un passo avanti importante per la sicurezza di chi ogni giorno è in prima linea per garantire ordine e legalità. È il frutto di battaglie sindacali portate avanti con coraggio e visione, anche quando sembravano impopolari. Oggi quelle battaglie diventano legge».