San Martino, il progetto Acli per trasformare via Lamarmora in un polo civico e sportivo

24 aprile 2025 | 07:10
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San Martino, il progetto Acli per trasformare via Lamarmora in un polo civico e sportivo

Lo ha depositato il presidente Flavio Di Malta: «I tempi sono maturi. Pronti a collaborare»

Sanremo. Un nuovo centro di aggregazione sociale, culturale e sportiva potrebbe prendere vita nel cuore del quartiere di San Martino. A formulare la proposta non è la giunta comunale bensì, le Acli di San Martino, del presidente Flavio Di Malta, quali capofila attraverso una richiesta di attivazione di co-programmazione e co-progettazione protocollata il 24 marzo a Palazzo Bellevue. Un’iniziativa che si colloca all’interno di un più ampio dibattito sulla destinazione degli spazi pubblici in una zona del quartiere storicamente trascurata come quella delle case popolari.

La proposta riguarda una striscia di terreni lungo una diramazione di via Lamarmora, in un’area che versa in stato di degrado e abbandono. Di Malta e le associazioni coinvolte – tra cui Popoli in Arte, Sanremo Calcio Non Vedenti, Anfas, Acli Imperia Aps, Unione Sportiva Acli, Spes – immaginano qui un nuovo polo multifunzionale, pensato per rispondere alle esigenze di giovani, anziani, famiglie e soggetti fragili.

Il progetto si articola in quattro moduli. Il primo prevede la realizzazione di tre campi da bocce in stile petanque, spazi esterni attrezzati con tavoli, un’area coperta per eventi, sale per attività ricreative e formative, una cucina con ristoro e uffici gestionali, laddove ora si trova un vecchio magazzino del municipio nel quale è accatastato un po’ di tutto. Il secondo modulo è dedicato al parcheggio e a un parco giochi, il terzo a un campetto sportivo polifunzionale con fondo in erba sintetica e murales partecipativi, mentre il quarto prevede la creazione di una fascia verde con camminamenti e coltivazioni a scopo didattico e di autoconsumo.

«Il futuro di via Vesco c’entra, ma a prescindere abbiamo voluto offrire una proposta concreta alla nuova Amministrazione», spiega Di Malta, in riferimento al previsto spostamento della bocciofila – attualmente situata vicino alla pista ciclabile – per consentire i lavori di collegamento tra via Vesco e via Gavagnin, previsti nella convenzione urbanistica con Portosole. «Noi stiamo gestendo uno spazio pubblico sul quale il Comune non investe un soldo da anni. Se non ci fossimo noi, lì sarebbe tutto in abbandono». Le radici del progetto depositato affondano in un lungo percorso di osservazione e presidio del territorio. «I luoghi indicati nel progetto sono conosciuti fin dai tempi del sindaco Borea – aggiunge Di Malta – e ora stiamo provando a far capire all’amministrazione Mager che i tempi sono maturi e che siamo anche lì disposti a dargli una mano, facendoci parte attiva e propositiva».

La proposta delle Acli arriva in un momento cruciale per San Martino, già teatro di vari sconvolgimenti urbanistici: dalle nuove costruzioni, proprio in via Vesco, all’apertura di centri commerciali della grande distribuzione alimentare. E poi il destino apparentemente segnato della bocciofila, fino all’intervento sulla nuova rotonda, i cui lavori dovrebbero iniziare a settembre: i cittadini hanno più volte chiesto attenzione e ascolto. Questo progetto, al contrario, non si limita a domandare: offre, proponendo una visione condivisa e un modello replicabile di partenariato tra Comune e terzo settore.

(In copertina, a sinistra Di Malta con il sindaco Mager nei campetti delle case popolari)