Pasqua 2025, il messaggio del vescovo Borghetti: «Un invito a ripartire dal cuore»

13 aprile 2025 | 08:23
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Pasqua 2025, il messaggio del vescovo Borghetti: «Un invito a ripartire dal cuore»

Un messaggio di fede e rigenerazione per affrontare le sfide del nostro tempo

Imperia. In un tempo segnato da incertezze e turbamenti, il vescovo della diocesi di Albenga-Imperia, Monsignor Guglielmo Borghetti, rivolge alla comunità un messaggio di speranza e rigenerazione in occasione della Pasqua di Risurrezione.

Un invito a ripartire dal cuore, centro vivo della fede cristiana e sorgente di una rinascita personale e sociale. In questo Anno Giubilare 2025, il vescovo richiama con forza l’urgenza di lasciarsi trasformare dallo Spirito, per diventare costruttori di un mondo più giusto, riconciliato e capace di amore autentico. Di seguito, il testo integrale del suo messaggio.

Cari fratelli e sorelle,

In questo Anno Giubilare 2025 celebriamo la Pasqua di Risurrezione con rinnovata letizia! I tempi sono difficili e tutti sentiamo la necessità di purificare l’aria, di sconfiggere violenze, guerre, ingiustizie; avvertiamo con disagio e preoccupazione l’abbassarsi della soglia del contenimento degli istinti più primitivi tra giovani, adulti e responsabili delle Nazioni. La ‘società della rabbia’ si consolida e produce un clima preoccupante. Non abbiamo – come cristiani- soluzioni per tutto, ma come cristiani possediamo, anzi siamo posseduti, da Gesù Cristo, il quale con la sua morte e risurrezione ha bonificato e continua a bonificare la coscienza di ogni uomo che lo accoglie. Il Cuore del Crocifisso Risorto è sorgente dello Spirito, accogliendo il quale l’umanità si rigenera e risorge dalle macerie. Solo se si parte dal cuore le nostre Comunità riescono a pacificarsi. Uniti al Cuore del Crocifisso Risorto, «diventiamo capaci di relazionarci in modo sano e felice e di costruire in questo mondo il Regno d’amore e di giustizia. Il nostro cuore unito a quello di Cristo è capace di questo miracolo sociale» (FRANCESCO, Dilexit nos, 28).

Coltivare la bonifica del cuore nella docilità allo Spirito Santo ha conseguenze sociali. «Come insegna il Concilio Vaticano II, “ciascuno di noi deve adoperarsi per mutare il suo cuore, aprendo gli occhi sul mondo intero e su tutte quelle cose che gli uomini possono compiere insieme per condurre l’umanità verso un migliore destino” (G.S. 82). “Gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel più profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell’uomo” (G.S. 10). Di fronte ai drammi del mondo, il Concilio invita a tornare al cuore, spiegando che l’essere umano “nella sua interiorità, trascende l’universo delle cose: in quelle profondità egli torna, quando fa ritorno a sé stesso, là dove lo aspetta quel Dio che scruta i cuori (cfr. 1 Sam 16,7; Ger 17,10) là dove sotto lo sguardo di Dio egli decide del suo destino” (G.S. 14)» (FRANCESCO, Dilexit nos, 29).

«Cristo è il cuore del mondo; la sua Pasqua di morte e risurrezione è il centro della storia, che grazie a Lui è storia di salvezza» (SAN GIOVANNI PAOLO II, Angelus, 28 giugno 1998). Tutte le creature «avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che è Dio, in una pienezza trascendente dove Cristo risorto abbraccia e illumina tutto» (FRANCESCO, Laudato sì, 83). «Davanti al Cuore di Cristo, chiedo al Signore di avere ancora una volta compassione di questa terra ferita, che Lui ha voluto abitare come uno di noi. Che riversi i tesori della sua luce e del suo amore, affinché il nostro mondo, che sopravvive tra le guerre, gli squilibri socio-economici, il consumismo e l’uso anti-umano della tecnologia, possa recuperare ciò che è più importante e necessario: il cuore» (FRANCESCO, Dilexit nos, 31).

Sia questa Pasqua di Risurrezione, nell’Anno Giubilare 2025, occasione propizia per lasciarci risanare il nostro piccolo cuore ribelle dallo Spirito Santo che scaturisce dal Cuore del Cristo Crocifisso e Risorto; rendiamoci disponibili alla conversione, consapevoli che questa è la via della gioia del Vangelo, vissuta in noi e vissuta nei contesti di questo Terzo Millennio ormai avviato, profondamente persuasi che il mondo può cambiare a partire dal cuore.

A tutti voi auguro questo: la grazia più abbondante di questo Anno Santo trasformi le nostre vite, le nostre relazioni, le nostre società; trionfi su tutti e tutto Cristo Unico Redentore, il grande alleato dell’uomo. Approfittiamo di tutte le iniziative di grazia che vengono proposte in Diocesi, nelle nostre comunità parrocchiali, nelle associazioni e movimenti ecclesiali: pellegrinaggi a Roma, pellegrinaggi alle nostre chiese diocesane scelte come sedi giubilari (Cattedrale di San Michele in Albenga e Basilica Concattedrale di San Maurizio e CC. Martiri in Imperia); accostiamoci con fiducia al Sacramento della Penitenza, riscopriamo insieme la gioia della preghiera e delle opere di misericordia spirituale e corporale. Il Signore attende che attingiamo in pienezza al suo Cuore per riversare nel nostro la novità del suo amore che perdona e rinnova. Il Crocifisso Risorto cammina con noi e ravviva la nostra speranza!

Assicuro a tutti la mia preghiera e benedizione, con l’augurio di Santa Pasqua di Risurrezione!