Nuova battuta d’arresto per l’ex dirigente dei Servizi sociali del Comune di Sanremo

Il Tar Liguria ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare del concorso che ne ha decretato la sostituzione
Sanremo. Continua la lunga e complessa battaglia legale tra l’ex dirigente dei Servizi sociali del Comune di Sanremo, Massimo Mangiarotti, e l’amministrazione comunale. Con l’ultima ordinanza depositata il 4 aprile, il tribunale amministrativo regionale della Liguria ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare avanzata dall’ex dirigente contro gli atti relativi al concorso che ha portato alla nomina della nuova responsabile del settore, Simona Donati. A tutelare il municipio sono gli avvocati Mauro Vallerga e Filippo Scorcucchi di Genova.
Mangiarotti, licenziato nel 2023 per motivi disciplinari, aveva impugnato una lunga serie di provvedimenti amministrativi, dal bando di concorso fino alla nomina finale, sostenendo l’illegittimità della propria esclusione dalla procedura e la mancanza dei requisiti da parte della vincitrice. Secondo il Tar, il ricorso non presenta i requisiti minimi di fondatezza giuridica: il licenziamento disciplinare comporta automaticamente l’inammissibilità alla partecipazione a concorsi pubblici, in ossequi anche a quanto stabilito dai precedenti giurisprudenziali del Consiglio di Stato.
Inoltre, il tribunale ha giudicato legittima la richiesta, da parte del Comune, di una laurea magistrale in Servizi e politiche sociali e dell’iscrizione all’albo degli assistenti sociali per il profilo concorsuale, ritenendoli requisiti coerenti con le funzioni da ricoprire.
Questa è la seconda sconfitta consecutiva per l’ex dirigente nel giro di pochi mesi: già a marzo, infatti, un altro suo ricorso era stato respinto dallo stesso Tar in relazione alla nomina della commissione mensa scolastica, altro fronte della sua lunga vertenza con Palazzo Bellevue. Anche il tentativo di Mangiarotti di ottenere un incarico presso il Comune di Ventimiglia (dove aveva già prestato servizio prima del trasferimenti a Sanremo), si è concluso con un esito negativo. Dopo essere stato escluso da un concorso per un posto da dirigente, l’ex funzionario ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, contestando la sua esclusione. Appello rigettato.
Con quest’ultima ordinanza, il Tar ha condannato il ricorrente al pagamento di mille euro per le spese legali della fase cautelare.