Molini di Triora, rinasce la centrale idroelettrica «Sambuco». Progetto da 300mila euro

Dopo i danni della tempesta Alex, parte il progetto di ripristino e completamento
Molini di Rriora. Dopo anni di attesa e un violento evento alluvionale che ha devastato il territorio, la centrale idroelettrica «Sambuco» sul torrente Argentina è pronta a rinascere. Il progetto prevede il ripristino e il completamento dell’impianto già autorizzato nel 2011, poi modificato nel 2015 e 2016, e successivamente sanato nel 2021 a seguito della tempesta Alex.
Il violento nubifragio dell’ottobre 2020 ha messo in ginocchio l’intera Valle, causando gravi danni non solo agli argini e all’habitat fluviale, ma anche alle strutture della centrale. La furia delle acque ha spazzato via parte delle opere di presa, compromesso le paratoie, danneggiato le condotte e messo a dura prova l’edificio di produzione.
Ma il futuro parla di rinascita. Il progetto di variante prevede un intervento complesso e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle normative. La centrale sarà alimentata da una turbina Kaplan da 2000 l/s con generatore asincrono da 400 Volt. Una nuova scala per l’ittiofauna verrà realizzata, più compatta e funzionale, garantendo la continuità ecologica del torrente.
Sul piano tecnico, sono previsti il recupero della bocca di presa, della condotta forzata, dell’edificio di produzione, nonché il completamento dell’impianto e l’allacciamento alla rete elettrica nazionale. Quest’ultima parte ha richiesto un’integrazione documentale con il nuovo piano particellare. L’attraversamento delle strade provinciali SP 21 bis e SP 548 è già autorizzato dal 2014, con la sostituzione dei pali esistenti con nuovi in lamiera saldata.
L’importo complessivo delle opere è stimato attorno ai 300 mila euro. Un investimento importante per una valle che, ancora una volta, sceglie di ripartire.