Ivan Bracco: «Oggi, le persone che non vogliono celebrare il 25 aprile, abbiano il coraggio di dirlo pubblicamente, per i primi i politici»

24 aprile 2025 | 14:15
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Ivan Bracco: «Oggi, le persone che non vogliono celebrare il 25 aprile, abbiano il coraggio di dirlo pubblicamente, per i primi i politici»

«Inutile dichiararsi antifascisti per poi andare a braccetto con i “fratellini” discendenti di Mussolini»

Imperia. «Quest’anno si celebra l’ 80° anno della ricorrenza della liberazione dal nazifascismo da parte dei Partigiani che ricordo essere stati donne e uomini, di tutte le ideologie politiche e molti religiosi che insieme hanno combattuto per la libertà». A dichiararlo è il consigliere di Imperia, Ivan Bracco.

«Si celebra la fine della guerra, la sconfitta dei tedeschi, la distruzione della terribile tirannia che aveva dominato il paese per un ventennio, e grazie all’insurrezione delle bande Partigiane, l’Italia, che quella guerra terribile al fianco dei tedeschi aveva iniziato dalla parte sbagliata e vergognosa, dove venivano approvate ed attuate le leggi razziali e coadiuvato i camerati tedeschi nel compiere lo sterminio di milioni di innocenti, con l’attività partigiana una parte di italiani è riuscita con migliaia di morti a stare dalla parte giusta.

Oggi, le persone che non vogliono celebrare il 25 aprile, abbiano il coraggio di dirlo pubblicamente, per i primi i politici, che preferivano che oggi fossimo governati dai nazisti, abbiano il coraggio di ammetterlo pubblicamente e non di nascondersi dietro alla Costituzione che è nata grazie al sacrificio dei “ribelli” di ogni ideologia politica uniti per la libertà!!

Come sono contro ad ogni forma di dittatura e oppressione posta in essere ancora oggi dai regimi comunisti dai quali prendo fermamente le distanze, mi piacerebbe che la destra moderna avesse il coraggio e l’onestà intellettuale di farlo, solo così si potrà andare oltre e fortificare la nostra democrazia che dobbiamo tutti rispettare e custodire ogni giorno.
Si deve avere rispetto per l’uomo, per le sue diversità per il suo stato di salute, per il suo modo di vivere e la ricchezza deve essere un valore aggiunto e non l’unico obbiettivo da raggiungere nella vita, se non prima cercare di tendere una mano a chi rimane indietro. “non c’è libertà senza giustizia sociale”

Inutile dichiararsi antifascisti per poi andare a braccetto con i “fratellini” discendenti di Mussolini, per riuscire a governare e qui in Provincia e Comune abbiamo la dimostrazione !! Pertini affermava: io combatto la tua idea che è contraria alla mia, ma sono pronto a battermi al prezzo della mia vita perché tua la tua idea la possa esprimere sempre liberamente”. W la Resistenza, W la Repubblica, W il 25 aprile!!!!!!!!» conclude Bracco.