Il Panathlon Club Imperia-Sanremo omaggia del ragazze della squadra di pallapugno “Amici del Castello”

15 aprile 2025 | 09:41
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Il Panathlon Club Imperia-Sanremo omaggia del ragazze della squadra di pallapugno “Amici del Castello”
Il Panathlon Club Imperia-Sanremo omaggia del ragazze della squadra di pallapugno “Amici del Castello”
Il Panathlon Club Imperia-Sanremo omaggia del ragazze della squadra di pallapugno “Amici del Castello”

Campionesse d’Italia per la quinta volta consecutiva

Sanremo. Serata di sport, storia, tradizione e amarcord quella andata in scena venerdì sera al Circolo Golf degli Ulivi in occasione del convivio del Panathlon Club Imperia Sanremo dedicato alla Squadra femminile di pallapugno “Amici del Castello”, che per il quinto anno consecutivo ha conquistato il titolo di Campione d’Italia.

Il Presidente del Panathlon Angelo Masin dopo aver ringraziato il Presidente del Club Walter Mignone e il Vicepresidente della Federazione Italiana di Pallapugno Marco Scajola per aver accettato l’invito, illustra ai soci panathleti e ai gentili ospiti convenuti le tappe salienti della storia della Società.

L’Associazione Amici del Castello fu fondata, con il nome di Unione Sportiva Quaglia, nel giugno del 1953, anno in cui fu costruito anche lo sferisterio nel terreno adiacente al convento dei frati Francescani di Diano Castello. L’impianto fu intitolato al concittadino Giovanni Quaglia nato a Diano Castello nel 1881 Avvocato, Armatore Amministratore delegato di una società di recuperi marittimi e benefattore a testimonianza della profonda riconoscenza che gli abitanti e gli sportivi di Diano Castello hanno voluto tributare a chi non aveva dimenticato le sue origini.

Per la storia si ricorda che la figura del Conte Giovanni Quaglia è legata al recupero nel Mare del Nord della nave inglese Egypt affondata negli anni 30 all’imbocco del Canale della Manica carica di lingotti d’oro. Dopo diversi tentativi falliti da parte dei francesi e degli inglesi, il carico della nave venne recuperato da parte della flotta della Società di recupero “SO.RI.MA.” di Genova il cui titolare era appunto il Conte Quaglia.

Questa importante impresa creò grande ammirazione nella marineria italiana ed europea e gli procurò molti riconoscimenti dalla Corona Inglese, dal Governo francese e dal Re d’Italia. L’uomo fu un filantropo, elargì donazioni all’ospedale San Martino di Genova e fece ristrutturare l’antico ospedale Santa Croce di Diano Castello per adibirlo a Casa di Riposo.

L’Unione Sportiva Quaglia nel corso dei decenni ha conosciuto alterne fortune. Nei primi anni di attività partecipò a numerosi campionati di seconda categoria vincendo quello del 1960. Dalla fine degli anni ’60 alla metà degli anni ’70, la prima squadra della Unione Sportiva Quaglia militò nel campionato di serie A con brillanti risultati. Nel 1975 il Capitano della Squadra Massimo Berruti incorse in un grave infortunio che costrinse la squadra a una serie di sconfitte e la Società trovò notevoli difficoltà nel continuare la propria attività.

Nel 1982 la Società cambiò nome in “Amici del Castello” con lo scopo di organizzare eventi culturali e sportivi e impegnandosi a tramandare le tradizioni del paese. Dopo alterne vicissitudini dal 1990 la Società ha ripreso in modo continuativo la propria attività, partecipando ininterrottamente ai Campionati della Federazione Italiana di Pallapugno prevalentemente di Serie C2 e C1 e in qualche occasione al campionato di Serie B. Negli ultimi anni a dare lustro alla società è il settore femminile che nel campionato di serie A ha cucito sulle proprie maglie per cinque anni consecutivi lo scudetto unitamente a quattro “Coppa Italia”.

Prende la parola il Presidente Walter Mignone che illustra le principali regole della pallapugno: il gioco si svolge tra due Squadre di quattro giocatori: un battitore, una spalla e due terzini. Il campo in terra battuta, detto sferisterio, ha una lunghezza di 90 metri e una larghezza dai 16 ai 18 metri, fiancheggiato, sempre, da un muro di appoggio e al di sopra di esso da una rete; la palla è di gomma, del diametro di 10,5 cm e della massa di 190 g. I punti si contano come nel tennis quindici, trenta, quaranta, gioco. La partita consiste in 11 giochi per la serie A. Il gioco si pratica fasciandosi il pugno con una serie di strisce di stoffa e lo scopo del battitore è quello di mandare la palla il più possibile vicino alla linea di fondo del campo avversario.

La pallapugno si gioca prevalentemente nella Liguria di Ponente e nel Basso Piemonte. Passa quindi a presentare le componenti della squadra femminile degli “Amici del Castello” che ha conquistato il titolo di Campione d’Italia composta da: Lorenza Mignone, che è anche sua figlia, Enrica Taramasco e Nicole Bottino presenti questa sera al convivio, non è presente per impegni dovuti al suo lavoro (carabiniere a Borgo San Dalmazzo) la Capitana battitrice Rebecca Kippl.

Interviene il Vicepresidente nazionale Marco Scajola che comunica ai presenti che grazie alla disponibilità delle società piemontesi, tesa a diffondere la pallapugno oltre gli attuali confini, le prossime finali di Coppa Italia, ad agosto, si disputeranno tra gli sferisteri di Imperia e Andora. Si tratta delle finali di tutte le categorie, maschile e femminile. Ricorda, inoltre, che il Presidente nazionale della Federazione Pallapugno è il cuneese onorevole Enrico Costa, che molta parte ha avuto nel suo coinvolgimento nel mondo della pallapugno per affidargli, in seguito, lo sviluppo e la diffusione.

Il Presidente del Panathlon Angelo Masin a conclusione della serata tende a rimarcare come la società “Amici del Castello” abbia un forte legame col passato e le sue nobili tradizioni: tradizioni legate ai valori educativi a favore dei giovani con l’obbiettivo prioritario di tramandare alle nuove generazioni valori etici, sociali e sportivi.

Consegna al Presidente Walter Mignone e al Vicepresidente della Federazione Italiana di Pallapugno Marco Scajola una targa, con dedica, a ricordo della serata.