Gli studenti della Sauro esploratori della memoria: storia, tecnologia e futuro in un unico progetto
«La storia siamo noi, nessuno si senta escluso»
Imperia.Esploratori della memoria, con lo sguardo rivolto al futuro. Gli studenti dell’Istituto comprensivo «Nazario Sauro» di Imperia, indirizzo musicale, hanno presentato un progetto che intreccia storia, tecnologia e creatività, trasformandosi in una vera esperienza educativa e civile. Il tutto all’insegna di un messaggio potente: «La storia siamo noi, nessuno escluso», come canta il buon Francesco De Gregori.
Le classi I e II F si sono distinte partecipando al concorso «Esploratori della Memoria» 2025, guidate dalle insegnanti Alessandra Lagorio e Paula Pellacini. Un percorso che è andato ben oltre la didattica tradizionale, trasformandosi in una «caccia al tesoro» tra monumenti, lapidi, cippi e storie familiari. Un viaggio affettivo nei luoghi della memoria, accompagnati da storici locali, amministratori e associazioni del territorio, come la ProBestagno, dove è stato sottolineato il valore dei legami — prima umani, poi storici — nati con il territorio e con le persone. Un legame suggellato dalla donazione all’associazine, da parte degli studenti, di una copia dedicata del Memoriale.
Tra i momenti più toccanti, l’incontro con la famiglia Natta, discendenti del tenente Filippo Natta. A lui è dedicata la monumentale Cappella di Bestagno, eretta come voto dalla madre Itala Semeria e scelta dai ragazzi come soggetto del modellino 3D richiesto dal concorso. Un’opera solenne, vibrante di storia, che ha toccato profondamente la sensibilità degli studenti.
«Il progetto ha coinvolto anche l’IPSIA e la sede distaccata del Marconi, in una sinergia preziosa che ha permesso agli studenti di apprendere le basi della modellazione e stampa 3D grazie alla collaborazione con il professor Gelsomino e l’apporto tecnico del Ruffini. Una vera palestra di innovazione, in cui i ragazzi hanno potuto avvicinarsi anche ai temi della meccatronica, automazione e prototipazione» ha dichiarato la dirigente scolastica Maria Rosa Villa.
«Abbiamo voluto offrire ai nostri alunni uno sguardo sul futuro, attraverso la conoscenza del passato», spiega il professor Gelsomino. «La scuola può essere luogo di orientamento, di scoperta e di memoria attiva».
Il risultato è una mappatura dettagliata dei monumenti commemorativi delle due guerre mondiali, pubblicata sul portale www.pietredellamemoria.it con schede storico-architettoniche redatte dai ragazzi. A completare il percorso, interviste sentite – come quella alla figlia dell’ufficiale Vincenzo Calzia o a Gloria Ramella, memoria vivente di Chiusavecchia – e naturalmente la musica, cifra identitaria dell’istituto.
Le note di Francesco De Gregori hanno suggellato l’esperienza con parole che suonano come un impegno: «La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso. Siamo noi padri e figli, siamo noi bella ciao».