Fare “Rumore” per promuovere l’inclusività, lo spettacolo che unisce divertimento e temi sociali
La produttrice Antonella Riboldi Brunamonti e la dirigente del Liceo Cassini Mara Ferrero insieme per i valori trasmessi dal dance tribute dedicato a Raffaella Carrà
Sanremo. L’emarginazione di coloro i quali vengono considerati “diversi” è una questione che, ancora oggi, pende sulla società come una spada di Damocle. Per questo, l’educazione sul tema dell’inclusività rappresenta un aspetto su cui è necessario lavorare a trecentosessanta gradi, meglio ancora se ciò avviene grazie a una collaborazione sinergica – specialmente per quanto riguarda i più giovani – tra famiglia, scuola, e iniziative in grado di dimostrare che tutti, nessuno escluso, meritano di avere la possibilità di realizzare i propri sogni.
E sono proprio quelli del coraggio, della forza di volontà, e dell’inclusività alcuni dei motori principali dello spettacolo dal titolo “Rumore“, dedicato al grande talento artistico di Raffaella Carrà, che andrà in scena presso il teatro Ariston di Sanremo venerdì 11 aprile alle 21. Lo show – nato dall’idea della dottoressa e produttrice Antonella Riboldi Brunamonti – vedrà non solo la direzione artistica del maestro Sergio Iapino, e il coinvolgimento di personaggi del calibro di Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, ma anche la partecipazione di atleti e artisti appartenenti a varie discipline diverse che, grazie a impegno e determinazione, sono riusciti a diventare dei veri e propri simboli del tema dell’inclusività nel mondo dello sport. Tra essi, l’atleta paralimpica Chiara Bruzzese, che a soli 31 anni è già pluricampionessa italiana di danza in carrozzina, e Daniele Terenzi, il primo ballerino al mondo dotato di una protesi transfemorale.
Tale progetto, in grado di unire, appunto, non solo divertimento e spettacolo, ma anche aspetti sociali capaci di far riflettere, trova l’appoggio e la condivisione anche del Liceo G.D. Cassini di Sanremo, nella persona della dirigente Mara Ferrero, anch’essa impegnata nel processo di educazione e sensibilizzazione delle nuove generazioni.
«L’aspetto fondamentale della serata, ovvero l’inclusione, tocca da vicino le corde della scuola.», afferma la dottoressa Ferrero, «È un tema su cui noi muoviamo le nostre azioni didattiche e progettuali quotidianamente. Per questo, sono davvero felice di poter aderire, con questa iniziativa, a qualcosa di benefico e di inclusivo per i nostri giovani.»
«Io credo che sia molto importante ripartire dalla scuola.», ha aggiunto Antonella Riboldi Brunamonti, ideatrice e produttrice di “Rumore”, «Noi genitori dobbiamo collaborare molto di più con gli insegnanti, perché anche loro si occupano dell’educazione dei nostri figli. Non ci deve essere antagonismo, dunque, ma collaborazione, perché credo che, al giorno d’oggi, sull’argomento dell’inclusività ci sia da fare una profonda riflessione.»
Gli incassi della vendita dei biglietti serviranno a sostenere lo spettacolo stesso, per premiare i giovani artisti coinvolti nel progetto.