Prime due partite della serie playoff contro il Barcellona, e sonoro 2-0 in favore del Roca Team
Principato di Monaco. Prime due partite della serie playoff contro il Barcellona, e sonoro 2-0 in favore del Roca Team.
Vantaggio del campo sfruttato in pieno, squadra compatta e che ha saputo non cadere nel tranello del Barcellona, fatto di provocazione, di contatto fisico eccessivo, di ricerca della lite vera e propria.
L’analisi dei nostri esperti Luca Allegretti e Marco Ghisalberti parte dalle sensazioni vissute alla Salle Gaston Medecin, col Roca Team che è stato in controllo per tutte e due le partite, senza mai forzare, senza cadere nei tentativi catalani di cambiare le partite e mettere tutto sul piano dei nervi: tradizione, questa, delle squadre spagnole di vertice che sono maestre nel gestire a loro favore le situazioni di nervi scoperti in campo.
Un Monaco che in queste due partite ha saputo essere squadra nel vero senso del termine, condividere la palla, senza forzature inutili e con gerarchie ben precise frutto di scelte tecniche che oggi stanno producendo risultati.
Di contro, ci chiediamo cosa possa fare il Barcellona per cambiare le sorti tecniche della serie playoff, su quali mosse o quale atteggiamento coach Penarroya debba fare affidamento per vincere gara-3 e continuare in questi playoff: in realtà non esistono a nostro parere mosse specifiche, ma solo una maggior attenzione a quello che è il nucleo spagnolo della squadra che potrebbe, a conti fatti, portare quel qualcosa in più ai catalani.
Una serie di playoff di Eurolega non è certo una passeggiata, e a Barcellona Monaco troverà un ambiente caldissimo ed una squadra decisa a compiere l’ennesima “remuntada”: nervi saldi, ecco la ricetta per le due partite in terra catalana.
E per concludere, invitando tutti alle più svariate forme di scaramanzia, il traguardo finale sono le Final Four di Abu Dhabi: c’è tutto quello che serve per andare a prendersi un bel tè nel deserto, appuntamento a mercoledì 30 aprile, ore 19, gara-3 dei playoff di Eurolega
E come sempre, Daghe Munegu!!!
Marco Ghisalberti