Daghe Munegu puntata 25

6 aprile 2025 | 16:13
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Una partita difficile, culminata in una sconfitta contro il Panathinaikos è al centro della nostra analisi

Sanremo. Una partita difficile, culminata in una sconfitta contro il Panathinaikos è al centro della nostra analisi in questa puntata di Daghe Munegu.

Luca Allegretti e Marco Ghisalberti, i nostri esperti, provano a dare una spiegazione , o meglio, a trovare le tante chiavi di lettura di una partita che doveva garantire al Roca Team la terza posizione in classifica in piena tranquillità, mentre oggi si ritrova ad una partita dalla fine con la post season assicurata, ma sulla posizione c’è il massimo di incertezza, visto che alle spalle, ad una sola vittoria di distanza c’è una pattuglia di ben quattro inseguitrici.

Al di là di quale sarà poi il destino del Roca Team, e di quale avversario troveremo, iniziamo a sottolineare la grande, anzi enorme prestazione di Kendrick Nunn che con 37 punti ha praticamente sorretto l’attacco dei greci, consentendo alla squadra di giocare distesa ed anche facendo a volte la parte dei compagni: in nessuno modo, nessuna difesa proposta da Monaco è riuscita ad arginare la guardia americana del Pana, e questo va riconosciuto e messo in evidenza.

Sicuramente se guardiamo la partita, ma anche la stagione dal punto di vista della continuità del rendimento mon possiamo che vedere che la squadra è stata molto alterna, tra prestazioni decisamente buone e partite invece iniziate male e poi portate avanti con fatica; c’è stato anche un cambio di allenatore, e la domanda a questo punto è venuta spontanea: esiste un male oscuro nel Roca Team, che porta a questa altalena di prestazioni? Per certo coach Spanoulis è proma di tutto molto esigente con sè stesso, e poi con gli altri, anche questo può incidere?

La risposta del nostro Luca Allegretti è frutto di una grande esperienza da giocatore e di un osservazione attenta della squadra, in partita ed in altri momenti: non c’è nessun male oscuro, è un problema che nasce dalle rotazioni cortissime di Obradovic e dalla conseguente mancanza di ruoli chiari all’interno della squadra per molti giocatori, e non è problema che si risolva in poco tempo e poca fatica.

Dietro a molte cose che succedono in campo ci sono realtà che vanno conosciute ed analizzate con criterio e ragione, ed è quello che abbiamo cercato di fare specialmente quando la situazione è complessa e sarebbe facile trovare risposte veloci, ma che non farebbero altro che aumentare la confusione senza chiarire i dubbi.

E per finire, ultima e decisiva partita a casa dell’Asvel, con tutta la pressione del caso sul Roca Team mentre i nostri avversari giocheranno scarichi, senza aver nulla da perdere, e con la motivazione extra del prestigio del Classico di Francia: sarà l’ennesima partita per cuori, e menti, forti.