Camporosso, nascono per la prima volta all’Oasi del Nervia i piccoli di airone cenerino

17 aprile 2025 | 10:06
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Rudy Valfiorito: «Speriamo che, dopo questo primo nido costruito, ne seguiranno anche degli altri»

Camporosso. Per la prima volta in assoluto, l’airone cenerino, una specie comune nel nostro territorio, ha nidificato nell’area protetta dell’Oasi del Nervia, alla foce dell’omonimo torrente che scorre tra i comuni di Camporosso e di Ventimiglia: un evento unico che ha visto le prime fasi di costruzione del nido il mese scorso e che, pochi giorni fa, ha celebrato la vita con la nascita di almeno due piccoli.

«Ci siamo accorti di questa nidificazione nei primi giorni di marzo, quando abbiamo visto una coppia di aironi trasportare rami per costruire il nido. Verso metà marzo sono state deposte le uova ed è iniziata la cova e, finalmente, un paio di giorni fa, osservando con attenzione il nido, ci siamo accorti di due piccole testoline che sbucavano tra i rami», spiega Rudy Valfiorito, vicepresidente dell’associazione Natura Intemelia Aps, nata con l’obiettivo di valorizzare e salvaguardare l’area protetta, che aggiunge:

«Siamo molto felici di questo evento. L’airone cenerino, pur essendo una specie comune dalle nostre parti e presente nell’Oasi tutto l’anno, non è solito nidificare qui, poiché nella nostra zona mancano gli ambienti adatti per la sua riproduzione. Tuttavia, qui nell’Oasi si è creato un boschetto di pioppi proprio sulla riva del fiume, che ha determinato le condizioni adatte per la costruzione del nido. L’airone cenerino è una specie coloniale che, di solito, si riproduce in gruppi numerosi; quindi, speriamo che, dopo questo primo nido costruito, ne seguiranno anche degli altri».

Un avvenimento ritenuto rilevante dall’associazione anche perché capace di divenire un «ulteriore testimone dell’importanza dell’Oasi del Nervia», nutrendo così la speranza che questo episodio possa aiutare «ancora di più a farla conoscere e a valorizzarla», non solo in considerazione del fatto che gli aironi cenerini si mostrano «a tutti e tutti possono ammirarlo e imparare a rispettare di più questa area», ma anche tenendo conto del fatto che «l’Oasi del Nervia è popolata da tantissime specie di uccelli selvatici e altri animali che però spesso la gente non nota, perché non sono semplici da osservare: ci sono, infatti, tantissimi uccelli migratori, come stiaccini, culbianchi, cutrettole, ma essendo uccellini piccoli, è difficile vederli bene senza un binocolo».

Foto di Enrico Carta e Fabio Caminiti