Bordighera, il cappuccino diventa arte: la magia della “latte art” con l’esaminatore Alessio Cortese





«Quando è bello da vedere significa che sono stati eseguiti alla perfezione i passaggi chiave»
Bordighera. La colazione rappresenta per molti il modo migliore di iniziare la giornata: c’è chi preferisce consumarla all’americana con pancake o uova e bacon, chi predilige alimenti fit, chi opta per i dolci, chi preferisce il caffè e chi proprio non può rinunciare al cappuccino. C’è poi chi discute sostenendo che in esso deve essere inzuppata la focaccia e chi non tradisce la brioche.
Eppure, il cappuccino riesce a mettere tutti d’accordo su due aspetti: quello della sua bontà e della sua capacità di trasformarsi in una vera e propria opera d’arte, regalando delizie non solo alla pancia, ma anche agli occhi.
Una bevanda calda alla quale è difficile rinunciare e una tela dove poter esprimere la propria inventiva: il cappuccino è al centro del latte art, una pratica che è in grado di combinare creatività e bravura del barista e che sta prendendo piede anche in provincia di Imperia, che conta due esaminatori ufficiali, Alessio Cortese e Alessandro Lanteri.
Mentre per gli inesperti può essere utile sapere che un buon cappuccino non deve presentare bolle in superficie e che la sua consistenza non deve essere né troppo liquida, altrimenti si parlerebbe di latte macchiato, né troppo solida; per un professionista del settore o per chi volesse approfondire le proprie conoscenze in merito, è importante sapere che la latte art non è qualcosa che si può ricondurre al mero aspetto estetico.
«Quando un cappuccino è bello da vedere significa non solo che c’è stata una buona tecnica nell’esecuzione del disegno, ma anche che è stato svolto un ottimo lavoro di montatura del latte, un’eccellente tecnica della versata in tazza e, ovviamente, che sono stati utilizzati prodotti di qualità. Insomma, sono stati eseguiti alla perfezione i passaggi chiave», ha spiegato AlessioCortese, trentunenne di Bordighera che lavora presso il locale “Enjoy Caffé” e che è diventato esaminatore dopo aver intrapreso un percorso di formazione presso l’Accademia di latte art granding system, migliorando la propria preparazione anche con Gianni Cocco, maestro del caffè che ha vinto due Guinness World Record.
«La latte art è importante proprio perché si lavora sulla consistenza del latte, che deve essere molto elastica affinché si possa disegnare sul cappuccino: è fondamentale, infatti, lavorare sulla montatura del latte e non superare i 70° di temperatura. Per questo la formazione è essenziale», afferma Cortese, che aggiunge: «La passione è ciò che mi ha portato a raggiungere questi risultati e mi piacerebbe trasferirla anche a tutti i giovani che, magari, proprio come ho fatto io, si sono avvicinati all’ambito della ristorazione per guadagnare i primi soldini. Però c’è molto di più: il mio obiettivo è motivare i ragazzi, farli crescere, per questo sono diventato esaminatore. Quando disegno sui cappuccini, mi sento sereno, penso solo a cose belle; potrebbero farlo anche loro.
Se oggi ho queste capacità, lo devo al mio titolare Francesco Lucisano che mi ha spronato a formarmi e che ha fatto del mio interesse verso la latte art anche il suo. Investire sulla propria preparazione è fondamentale: motivazione e passione sono le parole chiave per far sì che i servizi offerti ai clienti possano essere migliori; bisogna puntare sulla qualità».