«Baia Verde: decisioni unilaterali e nessun confronto. Dov’è l’interesse pubblico?»

22 aprile 2025 | 11:12
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«Baia Verde: decisioni unilaterali e nessun confronto. Dov’è l’interesse pubblico?»

Il gruppo di minoranza Ospedaletti Insieme all’attacco del sindaco Cimiotti. Lugarà: «L’iter è solo all’inizio. Prematuro parlare di delibere»

Ospedaletti. Si riaccende la polemica sul futuro del porto di Baia Verde, con una dura presa di posizione da parte della capogruppo di minoranza della lista Ospedaletti Insieme, Valentina Lugarà, che interviene per contestare le recenti dichiarazioni rilasciate dal sindaco Daniele Cimiotti a Riviera24. Il primo cittadino, che aveva definito il nuovo progetto del porto “pronto” e prossimo a una dichiarazione di pubblico interesse, ha annunciato che la giunta ha avanzato al promotore una richiesta di opere pubbliche per un valore di 7,6 milioni di euro, tra cui spiccano la sistemazione della darsena, il completamento della pista ciclabile e una nuova strada ciclopedonale tra Byblos e il piazzale a mare.

Una visione che però, secondo Lugarà, non rispecchia la reale situazione del procedimento amministrativo, a suo dire ancora in fase iniziale. «Con stupore abbiamo appreso dalla stampa le dichiarazioni del sindaco in merito al progetto del porto di Baia Verde, definito come “pronto” e potenzialmente oggetto di una dichiarazione di pubblico interesse già nel mese di aprile. Secondo quanto riportato, il rinvio sarebbe legato esclusivamente alle richieste relative alle opere pubbliche». Secondo la consigliera, l’istruttoria tecnica è tutt’altro che conclusa e le verifiche di tipo amministrativo ed economico-giuridico devono ancora iniziare. Critica inoltre il metodo adottato, definito privo di confronto istituzionale, denunciando il fatto che le richieste siano state comunicate direttamente alla società proponente, senza un passaggio preliminare in commissione urbanistica.

«Il procedimento è solo all’inizio, e parlare di decisioni già prese è profondamente scorretto, – aggiunge l’avvocato -. Ancora più grave è il fatto che tutto questo avvenga senza alcun confronto istituzionale. Dopo una sola seduta della commissione urbanistica, rinviata per l’indisponibilità dei membri della maggioranza, il sindaco ha comunicato direttamente alla società le richieste dell’Amministrazione, che apprendiamo – ancora una volta – solo dai giornali». Nel mirino della consigliera finiscono anche alcune scelte progettuali.

Prosegue Lugarà: «Chi ha deciso l’importo e su quali basi? Alcuni interventi, come le cucine fisse sul piazzale a mare, erano già stati oggetto di perplessità, eppure sono stati imposti senza discussione né condivisione. Avremmo voluto dare un contributo costruttivo. Abbiamo più volte proposto soluzioni utili alla collettività: spazi dedicati allo sport, alla cultura, agli eventi, con benefici reali per tutta la cittadinanza. Ma la linea scelta è stata un’altra: decidere tutto senza confronto»Sul piano politico, la consigliera solleva poi un tema di visione strategica, lamentando il rischio che il porto possa diventare una zona economicamente isolata rispetto al centro urbano, già fragile. «Un porto che funziona deve integrarsi con la città, generare economia diffusa, non privilegiare un’area chiusa e separata. Si delibera la realizzazione di una farmacia, affermando la necessità di rivalutare economicamente il centro urbano, e poi si crea un’economia parallela, chiusa all’interno del porto, che rischia di svuotare ulteriormente le attività del centro. Dov’è la visione d’insieme dell’Amministrazione? Il paese ha bisogno di visione, ascolto, trasparenza. Non di decisioni calate dall’alto e anticipate a colpi di dichiarazioni sui giornali».

Lugarà non è nuova a uscite documentate sul tema Baia Verde. Fu proprio lei, nel luglio 2023, a svelare per prima l’inidoneità delle fidejussioni presentate dalla precedente cordata italo-francese, che poi non riuscì a riformulare la proposta, portando allo scioglimento del gruppo e alla revoca del pubblico interesse già approvato dall’ente locale. E ora, mentre l’Amministrazione lavora a un nuovo iter, l’ex candidata sindaco torna a chiedere trasparenza, condivisione e un confronto sul futuro di uno dei progetti più ambiziosi, attesi e allo stesso tempo controversi della cittadina.