Badalucco sfida lo spopolamento e guarda al futuro: l’appello del sindaco Matteo Orengo

«Chi ha immobili li metta a disposizione del paese». Si pensa già a case per il personale del futuro ospedale unico
Badalucco. Mentre gran parte dell’entroterra ligure continua a fare i conti con il lento ma costante spopolamento, Badalucco si conferma «paese del buon vivere», in netta controtendenza con il trend locale. Nel piccolo borgo della Valle Argentina si registra un importante aumento di nuovi residenti, che scelgono di costruire la propria vita in un luogo dove la qualità della vita e il senso di comunità si respirano ancora.
«Abbiamo molte coppie giovani che vivono da noi e che mettono su famiglia – spiega il sindaco Matteo Orengo –. Le tante nascite degli ultimi anni hanno superato di gran lunga i decessi e i trasferimenti. È un dato incoraggiante, che ci parla di futuro e di radicamento. Un segnale forte che ci spinge a guardare avanti con fiducia».
Proprio per accompagnare questa crescita positiva, l’amministrazione comunale intende ora concentrare l’attenzione sul recupero degli immobili abbandonati, con un duplice obiettivo: da un lato dare nuova vita a interi angoli del paese oggi in disuso, dall’altro mettere a disposizione case per il personale che lavorerà nel futuro ospedale unico.
«La parte alta del paese, il castello, è stata quasi totalmente recuperata – continua il sindaco –. Ora vogliamo intervenire nella parte bassa, dove esistono ancora carruggi e abitazioni che possono tornare a vivere. Stiamo per incaricare un tecnico che mappi le situazioni di degrado e individui almeno una decina di immobili in cattivo stato da rigenerare».
In parallelo, sono allo studio anche nuove destinazioni d’uso per cantine, stalle e locali in abbandono, che potrebbero essere messi a disposizione di artigiani, piccoli commercianti o professionisti interessati ad avviare un’attività. Dal sindaco arriva anche un appello diretto a chi possiede immobili vuoti o inutilizzati: «Se qualcuno intende vendere o addirittura donare al Comune una casa o un locale, siamo disponibili a valutare ogni proposta. Siamo interessati a fare un ragionamento serio. Ogni edificio che si recupera è un pezzo di paese che si rimette in moto».
A testimonianza del fatto che il contrasto allo spopolamento è un tema centrale, parlano anche i recenti “contributi amministrativi”: la giunta comunale ha infatti introdotto un contributo specifico per le domande di riconoscimento della cittadinanza italiana e per le richieste di certificati o estratti di stato civile formati da oltre un secolo. Una misura pensata per alleggerire il peso economico e organizzativo delle numerose richieste – spesso provenienti da cittadini stranieri discendenti da italiani emigrati – che coinvolgono l’ufficio di stato civile.