Appalti e riforme, da Sanremo l’appello ai funzionari pubblici: «Non abbiate paura»
Oggi al Casinò la relazione del presidente del Tar Caruso. Tanti i casi che hanno visto coinvolto il Comune di Sanremo: da Casa Serena, al porto, passando per il Festival e il nuovo stadio
Sanremo. Il Teatro del Casinò di Sanremo ha accolto oggi un convegno intitolato “Le modifiche del codice degli appalti apportate dal D.Lgs n. 209/2024 (c.d. correttivo)”, organizzato dal Comune di Sanremo con il patrocinio della Prefettura di Imperia, Anci Liguria e Casinò. L’evento ha visto la partecipazione di amministratori, funzionari e tecnici, interessati ad approfondire le recenti innovazioni normative in materia di appalti pubblici.
Tra i relatori di spicco, il presidente del Tar Liguria, Giuseppe Caruso, figura centrale in diverse sentenze che hanno coinvolto Palazzo Bellevue negli ultimi anni. In particolare, il presidente Caruso ha presieduto i collegi che hanno emesso decisioni rilevanti su casi come la gestione di Casa Serena, il restyling del Porto vecchio, l’organizzazione del Festival di Sanremo e il progetto “Arena Sanremo”.
A margine del convegno, il presidente del tribunale amministrativo regionale ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo alla complessità della materia degli appalti e alle recenti sentenze che hanno interessato l’ente locale: «È lodevole l’intento dell’Amministrazione che cerca di formare i funzionari degli enti locali e dà una mano in questo senso. L’intento legislativo di semplificare purtroppo alla prova dei fatti non arriva quasi mai alle soluzioni cui magari il legislatore aspirava. Per quanto ci riguarda, cerchiamo di fare presto e bene, presto sicuramente, visto che siamo la più veloce giurisdizione europea, e bene speriamo».
Sul tema delle novità normative, ha aggiunto: «Il nuovo codice ha cambiato un po’ la filosofia, ha indicato qualcosa che sembrerebbe ovvio ma tanto ovvio non è. Per semplificare, spesso i funzionari pensano che il loro compito sia applicare bene le norme, che è anche vero, ma il loro compito primario è quello di raggiungere gli obiettivi di interesse generale per le quali le attività si svolgono». Infine sul caso Festival, Caruso ha concluso: «Abbiamo emesso una sentenza che riteniamo giusta. Se qualcuno più in alto di noi pensa che non sia così, provvederà. Ma io non credo».
Anche il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, ha condiviso il suo punto di vista sull’importanza del convegno e sulle sfide legate agli appalti pubblici: «Sui project devo dire che il correttivo al Codice degli appalti è intervenuto proprio su un tema che ha interessato direttamente Sanremo, con la sentenza sul restyling del Porto vecchio: il diritto di prelazione del proponente era stato considerato potenzialmente lesivo delle norme di diritto comunitario. Una vicenda, quella del restyling del porto, che poi si è risolta perché i contendenti hanno trovato un accordo tra di loro».
Riguardo all’utilizzo futuro delle procedure di partenariato pubblico-privato, Mager ha dichiarato: «Il Comune di Sanremo pensa di utilizzarla ancora perché effettivamente, come asserito anche dal presidente Caruso, gli enti locali non hanno le risorse e tendono ad affidarsi ai privati: un ragionamento che condivido pienamente. Purtroppo non abbiamo le disponibilità economiche per compiere interventi così rilevanti come solo un privato è in grado di fare». Sul recente progetto dello stadio della Sanremese, bocciato prima da tutti gli enti coinvolti nell’iter autorizzativo e poi dal Tar, il sindaco ha affermato: «A fronte di una presentazione di un nuovo progetto e di una richiesta di un incontro da parte della Sanremese per spiegarne i contenuti, come Amministrazione non possiamo che accettare il confronto. È giusto che sia così».
Un momento particolarmente significativo del convegno è stato segnato dall’intervento del prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, che ha rivolto un appello accorato ai tanti funzionari presenti in sala. «Nella pubblica amministrazione – ha dichiarato il prefetto – si respira un senso diffuso di paura nell’affrontare la materia degli appalti. C’è timore delle responsabilità, della Procura, del Tar che può bloccare tutto, e ovviamente della Corte dei Conti. Ma un approccio timoroso rischia di paralizzare l’azione amministrativa». Romeo ha quindi sottolineato la necessità di restituire serenità e professionalità alla gestione degli appalti, evidenziando il ruolo fondamentale di momenti di formazione e confronto come quello organizzato oggi nella Città dei fiori.