Alle fiamme l’encomio ricevuto in polizia. Costacurta: «Trent’anni persi a credere in uno Stato che non esiste»

11 aprile 2025 | 15:26
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Assolto dalle accuse di minacce a Matteo Bassetti, l’ex poliziotto e riceve una medaglia al valore civile dal gruppo «Pecora Nera»

Imperia. «Trent’anni persi a credere in uno Stato che non esiste». Parole forti, cariche di amarezza, quelle pronunciate da Diego Costacurta, ex agente di polizia, assolto dall’accusa di aver minacciato l’infettivologo Matteo Bassetti. Un’assoluzione che, però, non chiude la vicenda.

All’uscita dal tribunale, Costacurta ha compiuto un “gesto simbolico” quanto provocatorio: ha bruciato un encomio ricevuto durante la sua carriera. «Negli ultimi anni abbiamo visto premiare personaggi come il dottor Burioni, il dottor Bassetti, o addirittura un generale che si era permesso di dichiarare che “ci avrebbe scovati casa per casa”, con toni minacciosi verso i cittadini. Ecco, se questo è il valore dei premi assegnati a quei signori, questo — quello che ho ricevuto io — è l’onore che riconosco. Trent’anni passati a credere in uno Stato che forse non è mai esistito» ha dichiarato Costacurta dando fuoco all’encomio ricevuto come poliziotto.

Il gruppo “Pecora Nera” ha invece realizzato una simbolica “medaglia al valore civile”, destinata a Costacurta «Mi sento innanzitutto in dovere di ringraziare il professor Paolo Sceusa, ex magistrato, e il professor Davide Tutino, di Roma, che ci hanno sostenuto nella nostra battaglia».

Il testo che accompagna l’encomio recita: «Per i diritti conseguiti nel difendere la libertà individuale, nell’apportare sostegno a numerosi cittadini bisognosi e nel difendere i diritti umani e sociali, viene conferita dalla collettività una medaglia al valore civile al gruppo “Pecora Nera” di Sanremo, nella persona del dottor Diego Cost-Curta, ideatore e portavoce del gruppo».