«Sulle tracce della Via Marenca»: l’antico cammino che unisce Piemonte, Liguria e Provenza

17 marzo 2025 | 07:30
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«Sulle tracce della Via Marenca»: l’antico cammino che unisce Piemonte, Liguria e Provenza
«Sulle tracce della Via Marenca»: l’antico cammino che unisce Piemonte, Liguria e Provenza
«Sulle tracce della Via Marenca»: l’antico cammino che unisce Piemonte, Liguria e Provenza
«Sulle tracce della Via Marenca»: l’antico cammino che unisce Piemonte, Liguria e Provenza
«Sulle tracce della Via Marenca»: l’antico cammino che unisce Piemonte, Liguria e Provenza

Marina Caramellino, guida escursionistica, riscopre e racconta il percorso storico tra crinale e mare

Imperia. La riscoperta degli antichi cammini è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede in Italia, e tra i percorsi più affascinanti della Liguria c’è senza dubbio la Via Marenca, un’antichissima strada di crinale che collegava Piemonte, Liguria e Provenza. A raccontarcela è Marina Caramellino, guida ambientale escursionistica che sta studiando e percorrendo questo itinerario per riportarlo all’attenzione degli appassionati di trekking.

Marina, cosa significa Via Marenca? «Era la strada che portava al mare, un modo chiaro per definire questa rete di sentieri, una direttrice. Io sono appassionata di storia e faccio sempre percorsi con un riscontro storico, che siano mulattiere, chiese o torri dirute».

Perché scegliere di percorrerla oggi? «Oggi nascono moltissimi percorsi di trekking in tutta Italia, ma la Via Marenca è la nostra antichissima strada di crinale, quella che per secoli ha fatto incontrare piemontesi, liguri e provenzali. Entra in Liguria dal monte Saccarello e prosegue lungo la dorsale alpina fino a Imperia, con molte diramazioni che permettevano di raggiungere i paesi dell’entroterra».

Qual è il punto di partenza dell’antica via? «Per il tratto che sto esplorando io, credo partisse da Mondovì. La strada Reale, che collegava Mondovì a Caravonica – luogo di carovane –, percorreva un tratto della Via Marenca. Oggi, invece, il punto di partenza più riconosciuto è Limone Piemonte».

Quali tratti ha già percorso? «Ho esplorato il tratto dalla cappella del monte Acquarone fino a Imperia, circa 13 km. Lì si incontravano i percorsi provenienti da Prelà, Lucinasco, Bestagno, Vasia, Montegrazie e Sant’Agata. Purtroppo, alcuni di questi sentieri di raccordo si sono persi nel tempo o sono stati sostituiti da strade in cemento, che hanno compromesso le antiche mulattiere.»

Quale sarà la prossima tratta? «Il prossimo tratto che percorrerò va dal colle d’Oggia fino al monte Acquarone. Poi, quando la stagione sarà più favorevole, tra circa un mese, vorrei partire dal Garezzo per arrivare a colle d’Oggia.»

Pensa che la Via Marenca possa diventare un percorso per gli amanti del trekking?
«Questo sarebbe il mio sogno, ma al momento ci sono delle difficoltà: mancano strutture per fermarsi a dormire e a mangiare. Magari, con qualche aiuto, si potrebbero organizzare campi tenda per la notte, ma sarebbe comunque scomodo. Un’alternativa potrebbe essere l’uso di van per raggiungere i paesi vicini, dove agriturismi e strutture ricettive potrebbero offrire ospitalità. Per ora, voglio esplorare tutto il tratto imperiese, poi chissà… a volte i sogni si avverano.»

Per chi volesse saperne di più o unirsi a qualche tappa del percorso, Marina Caramellino è contattabile al 337.1066940, anche via WhatsApp.