Riva Ligure e l’organo Mentasti protagonisti del Giubileo
Sindaco Giorgio Giuffra: «Spesso cerchiamo il bello altrove, ma il bello è già qui, sotto i nostri occhi»
Riva Ligure. Un concerto d’organo per celebrare il Giubileo, valorizzare un patrimonio artistico ritrovato e raccontare il senso più profondo della bellezza nei piccoli borghi. Protagonista assoluto della serata sarà il pregiato organo Mentasti del 1897, selezionato dalla diocesi di Ventimiglia-Sanremo come emblema della tradizione musicale sacra locale.
Uno strumento raro, riportato all’antico splendore grazie all’impegno della confraternita di San Giovanni Battista e ai contributi del 5×1000. L’organizzazione artistica è affidata all’associazione «Rapallo Musica» ETS, che da oltre vent’anni promuove eventi concertistici di respiro internazionale. Il Comune di Riva Ligure ha stanziato un contributo di 1.200 euro per sostenere la realizzazione dell’evento che si terrà il 28 giugno 2025 nell’oratorio che custodisce l’organo.
Ma oltre ai numeri e alle delibere, ci sono le storie. Come quella raccontata proprio dal sindaco Giorgio Giuffra: «Nei piccoli comuni italiani c’è sempre qualcosa di sorprendente da scoprire. A Riva Ligure, ad esempio, è stato recentemente restaurato un meraviglioso organo Mentasti, autentico gioiello musicale ed elemento storico di grande valore. Questo strumento è stato selezionato per essere protagonista di un evento giubilare: un’occasione per celebrare la bellezza del patrimonio ecclesiastico».
«Sono luoghi di fede, di memoria e di tradizione familiare – ricorda Giuffra – Il recupero dell’oratorio è stato il frutto di un impegno collettivo. Era in stato di degrado, ma grazie alla determinazione di tante donne, guidate da Marisa Benza, la confraternita è rinata e con essa le tradizioni locali». Oggi l’orgoglio si unisce al desiderio di condivisione: «Spesso cerchiamo il bello altrove – conclude il sindaco – ma il bello è già qui, sotto i nostri occhi. Bisogna solo trovare le occasioni per valorizzarlo».
«I nostri ringraziamenti vanno al Vescovo ed all’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici per averci selezionato, al Parroco Don Yobani ed ai suoi predecessori per l’attenzione che hanno posto per tutelare questo meraviglioso scrigno di fede tanto caro alla nostra Comunità, ed alle Consorelle ed ai Confratelli che, con la loro caparbietà e con il loro entusiasmo, si prodigano quotidianamente per mantenerlo attraente» commentano dal Comune.