«Rilanciare l’Annonario con una gestione esterna al Comune, ora o mai più»

22 marzo 2025 | 07:00
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«Rilanciare l’Annonario con una gestione esterna al Comune, ora o mai più»

I consiglieri Damiano e Rodà lanciano la proposta per salvare il mercato da se stesso

Sanremo. Il nostro reportage pubblicato giovedì ha spinto due esponenti della minoranza in consiglio comunale, Marco Damiano e Monica Rodà, a prendere una posizione netta: «Il mercato annonario di Sanremo non può più restare in balia dell’immobilismo». Per i due consiglieri, la soluzione passa attraverso una svolta gestionale che affidi la struttura ai privati, sull’esempio dei grandi mercati coperti europei. Un percorso ancora da delineare ma che la giunta Mager sembra intenzionata a voler seguire.

«Il nostro mercato deve diventare un luogo innovativo, un punto di riferimento per la città e per il turismo, come avviene a Lisbona, Barcellona o Budapest», – spiegano Damiano e Rodà, del gruppo civico di minoranza che fa riferimento alla lista dell’ex candidato sindaco Gianni Rolando -. «Per farlo, serve il coraggio di cambiare rotta: la scadenza delle concessioni, a oltre trent’anni dalla loro ultima assegnazione, è l’occasione giusta per ripensare la gestione in chiave privatistica. Un vero progetto di rilancio non può prescindere da questo passaggio».

I due consiglieri non fanno sconti e bocciano senza mezzi termini l’ipotesi di affidare il mercato a una società partecipata come Amaie o Amaie Energia, avanzata da Confesercenti in un recente incontro a Palazzo Bellevue: «Non siamo d’accordo con una gestione interna al Comune o con il coinvolgimento di una sua partecipata. Serve un modello gestionale più dinamico ed efficace. E, se dobbiamo dirla tutta, troviamo assurdo che siano stati spesi oltre 1,2 milioni di euro per un restyling parziale che ha scontentato tutti, senza una visione chiara per il futuro».

A rincarare la dose è Marco Damiano, che già durante la giunta Zoccarato aveva avanzato una proposta per riqualificare il mercato in un’ottica moderna: «All’epoca avevo presentato un progetto che prevedeva il coinvolgimento di privati, i quali, in cambio della realizzazione di garage interrati, avrebbero potuto finanziare la riqualificazione del mercato, senza gravare sulle casse pubbliche e nel rispetto delle tutele imposte dalle Belle Arti. Il piano prevedeva anche la possibilità di somministrare cibo e bevande, per dare nuova linfa alla struttura. Ma l’idea venne scartata perché i tempi non erano maturi…».

«Oggi, – continuano Damiano e Rodà – la direttiva Bolkestein ci mette davanti a un bivio: o cogliamo l’occasione per rivoluzionare la gestione del mercato, oppure condanniamo la struttura a un declino irreversibile. E non escludiamo che gli stessi concessionari possano costituire un consorzio e partecipare come soggetto unico alla futura gara per l’affidamento dell’intera gestione ai privati». Un’apertura al dialogo che potrebbe smuovere le acque anche in maggioranza: «Se l’amministrazione Mager fosse disposta a condividere questa nostra visione, saremmo pronti a sostenere il percorso, anche dai banchi della minoranza. È il momento di agire, per il bene della città e per restituire dignità a un luogo che merita di essere un tassello importante del commercio sanremese, capace di dare nuovo lavoro e sviluppare l’economia locale», – concludono i due consiglieri -.