Presunti appalti truccati a Castelvittorio, si apre il processo per il geometra del Comune

Rosa è accusato di rilevazioni di segreto d’ufficio e turbativa d’asta
Imperia. Si è aperto stamani davanti al giudice collegiale del tribunale di Imperia, il processo nei confronti di Fabrizio Rosa (difeso dall’avvocato Marco Bosio): geometra dell’ufficio tecnico di Castelvittorio, alla sbarra con l’accusa di rilevazioni di segreto d’ufficio e turbativa d’asta nell’ambito di una indagine stralcio alla maxi inchiesta dei carabinieri su presunti appalti pubblici truccati, che aveva portato in carcere con l’accusa di corruzione, nel maggio del 2022, l’imprenditore imperiese Vincenzo Speranza (Edilcantieri Costruzioni Srl) e l’allora sindaco di Aurigo e consigliere provinciale Luigino Dellerba.
Vincenzo Speranza (che ha già patteggiato la pena a 2 anni e sei mesi) e il funzionario Rosa, (rup per la procedura negoziata inerente l’affidamento dei lavori pubblici), erano indagati (insieme con Gaetano Speranza, fratello di Vincenzo, che ha patteggiato una pena di due anni, e l’imprenditore Enzo Macrì, assolto in abbreviato, ndr) per l’affidamento dei lavori inerente la ristrutturazione e il recupero urbanistico dell’area destinata alle manifestazioni culturali e ai festeggiamenti del Comune di Castelvittorio, per un valore complessivo di 200mila euro (con importo di 151.705, 62 euro soggetto a ribasso d’asta).
Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, il 27 marzo del 2022, la Edilcantieri venne invitata a partecipare a una procedura negoziata e lo stesso Rosa «violando i doveri inerenti alle proprie funzioni, rivelava a Speranza Gaetano – come si evince dagli atti – l’elenco, con relativi nominativi, delle ditte partecipanti alla procedura […] Una notizia destinata a rimanere segreta». Dalla ricostruzione degli inquirenti emerge inoltre che: «Con mezzi fraudolenti consistiti nella rivelazione, da parte del Rosa a Gaetano Speranza, il quale agiva in rappresentanza della ditta Edilcantieri del fratello Vincenzo, dell’elenco delle ditte partecipanti a detta procedura, da cui conseguivano accordi economici tra Vincenzo Speranza ed Enzo Macrì per la presentazione delle offerte economiche al ribasso, affinché i lavori venissero aggiudicati alla ditta Edilcantieri», che effettivamente si è aggiudicata l’appalto con un preventivo più basso della concorrente di 420 euro.
Il collegio, presieduto dal giudice Carlo Indellicati con a latere i colleghi Francesca Di Naro e Antonio Romano, ha rinviato l’udienza al prossimo 25 marzo, quando verrà incaricato un perito per la trascrizione delle intercettazioni. Il 10 giugno verranno ascoltati i testi di accusa e difesa, mentre la discussione è fissata al prossimo 24 giugno. Poi la sentenza.