Lucio Sardi di Alleanza verdi e Sinistra: «Vicesindaco Fossati vittima di negazionismo politico»

6 marzo 2025 | 07:08
Share0
Lucio Sardi di Alleanza verdi e Sinistra: «Vicesindaco Fossati vittima di negazionismo politico»

«Ciò lo porta a negare i fatti o le problematiche a lui scomode o che non condivide»

Imperia. Ecco quanto affermato da Lucio Sardi, consigliere del gruppo “Alleanza verdi e Sinistra.”

«Nel dibattito politico in consiglio comunale ho sempre riconosciuto al vicesindaco Fossati di possedere una capacità dialettica, invece assente in molti dei suoi imbarazzanti e a volte imbarazzati colleghi di maggioranza. Una dote che gli deriva dalla sua esperienza
consiliare, e dall’aver nel tempo vissuto quel ruolo anche dalle fila dell’opposizione. In due occasioni, tuttavia, il vicesindaco è scivolato in una tattica “negazionista” con cui ha cercato di legittimare il suo interlocutore (in entrambi i casi, il sottoscritto) sfuggendo al confronto sul tema o sul problema posto che, a suo dire, semplicemente non esisteva. Il primo episodio è stata la discussione sulla mia mozione relativa agli sversamenti fognari lungo la costa cittadina i quali, nonostante fossero stati documentati con testimonianze, foto e video dai media locali, secondo Fossati non erano altro che frutto della mia fantasia.
Stesso schema è stato poi messo in atto da Fossati nella replica (l’unica di tutta una maggioranza incapace di reggere un minimo confronto politico in consiglio) alla mia mozione che richiedeva verifiche specifiche e mirate sulla presenza delle Pfas (sostanze derivanti da produzioni industriali accertate come cancerogene), rilevate in una indagine nazionale realizzata da Greenpeace nelle acque del nostro acquedotto. La mozione era motivata dal fatto che, anche se dalla rilevazione effettuate da Greenpeace la presenza di tali sostanze non risultasse superiore agli attuali livelli massimi di legge, era stata misurata in quantità sensibilmente più consistenti rispetto alle altre
province liguri e, soprattutto, rispetto a quanto rilevato da Rivieracqua nei campionamenti previsti per legge.»

A seguire, il consigliere ha aggiunto: «Proprio per fugare i dubbi e le preoccupazioni che l’indagine di Greenpeace può far sorgere, e per poter fornire ai cittadini qualche elemento di conoscenza in più, abbiamo “osato” chiedere che l’amministrazione sollecitasse a Rivieracqua l’avvio di un monitoraggio specifico sulla rete idrica cittadina, e di renderne pubblico l’esito. Di fronte a tale “provocazione”, Scajola mi ha accusato di generare allarmismi, e mi ha invitato a misurare le parole (invito che, arrivando dal campione mondiale delle figuracce è risultato esilarante), mentre Fossati ha sentenziato che il problema non esiste, e che l’acqua del nostro acquedotto è di ottima qualità. Non soddisfatto di quanto affermato in consiglio, Fossati ha ribadito tale lettura denigratoria e negazionista in un comunicato pubblico in cui spiega che i dati di Greenpeace sono parziali, e quindi non “degni” da giustificare un approfondimento delle verifiche sulla presenza di tali sostanze nelle acque cittadine, e che si è montata un’emergenza sul nulla da parte di chi (ovvero il sottoscritto) è “malato di protagonismo a tutti i costi.” Siccome Fossati si è permesso di diagnosticarmi una patologia, posso permettermi di segnalargli che, a mio parere, lui è vittima di un’evidente forma di negazionismo politico che si manifesta in due forme piuttosto acute. La prima è quella già descritta, che lo porta a negare i fatti o le problematiche a lui scomode o che non condivide, in particolare se si tratta di questioni ambientali, di cui
dovrebbe invece appassionarsi maggiormente, visto la delega all’Ambiente che ricopre. La seconda è la negazione e rimozione di tutti gli sprezzanti giudizi pubblici che, ai tempi in cui sedeva nei banchi dell’opposizione (forse mosso da manie di protagonismo), rivolgeva alle scelte di colui a cui ora fedelmente siede a fianco quale vice e che, su quelle scelte, a differenza dell’auto-negazionista Fossati, non ha cambiato certo idea. L’eccessiva animosità di Fossati è, però, da leggersi con spirito benevolo, poiché non deve essere facile resistere alla tentazione di liberarsi dando sfogo a una polemica pubblica, dopo essersi negato così tante volte il piacere di risultare coerenti con quanto si
pensava e si esternava liberamente ai bei tempi in cui non ci si doveva preoccupare di poter perdere un gratificante posto in giunta per scarsa “dedizione alla causa.” Il vicesindaco Fossati sappia che umanamente lo capisco e che, mentre lo vedo impegnato in queste acrobazie, provo quella strana forma di “pseudo-ammirazione” di quando osservo qualcuno misurarsi in un’insensata sfida da guinnes dei primati (tipo il detentore del record di budini ingoiati in un minuto) che so di non avere la stoffa di affrontare».