La stagione delle nomine si apre con l’incognita Casinò

3 marzo 2025 | 15:20
Share0
La stagione delle nomine si apre con l’incognita Casinò

Tra la fine di aprile e maggio scade il Cda più ambito. Sul nome di Di Meco il nodo Forza Italia

Sanremo. Si avvicina la stagione delle nomine nelle società partecipate del Comune di Sanremo, e tra le più ambite c’è senza dubbio quella della presidenza del Casinò Municipale. Il mandato dell’attuale Cda, guidato dal commercialista Gian Carlo Ghinamo (nominato dalla giunta Biancheri), scadrà tra aprile e maggio, in concomitanza con l’approvazione del bilancio, aprendo il dibattito sulla sua possibile riconferma o sostituzione.

Tra i nomi in pole position per la presidenza circola quello di Pino Di Meco, ex assessore e già alla guida della casa da gioco durante l’amministrazione Zoccarato. Coordinatore della lista civica Forum che ha sostenuto Mager, Di Meco sembrava il candidato naturale per il ruolo, fino a quando il recente congresso provinciale di Forza Italia non ha rimescolato le carte. Il passaggio a Forza Italia di tre consiglieri della maggioranza – Anna Roberta Di Meco (figlia di Pino), Luigi Marino e Umberto Bellini – ha creato tensioni all’interno della coalizione civica del sindaco Mager. L’adesione al partito del segretario Tajani, con ruoli di responsabilità nel coordinamento cittadino e provinciale, non ha comportato la nascita di un gruppo consiliare forzista (che cozzerebbe con la presenza della capogruppo azzurra Patrizia Badino all’opposizione), ma ha fatto emergere nuovi equilibri e segnato un precedente di cui probabilmente la coalizione civica avrebbe fatto volentieri a meno.

Se a Palazzo Bellevue l’impatto è stato modesto, questa svolta potrebbe avere ripercussioni dirette sulle nomine al Casinò. La presidenza dell’ente è un tassello strategico per l’Amministrazione, e l’eventuale nomina di Pino Di Meco, ora legato direttamente al partito guidato da Claudio Scajola, potrebbe essere vista come un segnale politico non trascurabile in una giunta sostenuta anche dal centrosinistra. Inoltre, il sindaco di Imperia e presidente della Provincia rivendica da tempo un maggiore contributo del Casinò di Sanremo alle spese per i servizi pubblici provinciali, rivangando un fatto storico come l’abolizione dei fondi di riparto destinati ai Comuni che in passato avevano rinunciato alle licenze dell’azzardo per favorire la nascita della casa da gioco matuziana. Oggi, Di Meco alla presidenza risponderebbe al sindaco di Sanremo o a quello di Imperia? Si domandano in municipio.

L’attuale Cda del Casinò, composto oltre che da Ghinamo anche da Eugenio Nocita (in uscita) e Sonia Balestra (recentemente nominata su indicazione del centrosinistra), sta registrando risultati record in termini di incassi. Un successo che potrebbe spingere per la riconferma di parte dell’attuale governance. Ma non è neanche detto che le dinamiche politiche potrebbero prevalere sulla continuità gestionale, con la necessità di bilanciare i nuovi assetti interni alla maggioranza. A osservare la situazione con attenzione è il consigliere Mauro Menozzi, ex assessore e figura di governo delle amministrazioni civiche, che potrebbe ambire a un ruolo di rilievo qualora si aprissero nuovi spazi di manovra. In una posizione analoga c’è l’avvocato Adriano Battistotti, ala moderata prima di Biancheri e poi di Mager. In attesa della decisione finale, una cosa è certa: le nomine del Casinò non saranno solo una questione amministrativa, ma il primo banco di prova per la tenuta della maggioranza Mager.