La giornata organizzata dall’Istituto comprensivo Centro levante in ricordo delle vittime delle mafie

Il sindaco Alessandro Mager: «Questo è un momento importante che mi piace pensare come un grande abbraccio collettivo ai familiari delle vittime della mafia»
Sanremo. Oggi, venerdì 21 marzo, si celebra la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. E l’Istituto comprensivo Centro levante, per il terzo anno consecutivo ha organizzato una commemorazione che ha coinvolto gli alunni delle classi elementari e medie, così da far comprendere anche ai più giovani, fin da subito, l’importanza delle lotte compiute da chi ogni giorno ha combattuto e combatte per difendere la libertà e la legalità, e di chi, per questo, ha pagato con la propria vita.
«Dedico per prima cosa un applauso agli insegnanti che, ogni anno, ci tengono a celebrare questa giornata che ha un significato particolare.», ha affermato il sindaco di Sanremo Alessandro Mager il quale ha aperto la commemorazione, «In questi momenti i protagonisti siete voi ragazzi. Le istituzioni devono soltanto presenziare per testimoniare la vicinanza ai vostri insegnanti e a voi per questo messaggio così importante che, ancora oggi, ci volete trasmettere.»
A seguire, rivolgendosi ai ragazzi, Mager ha aggiunto: «Io nella mia vita, oltre a essere sindaco sono anche un avvocato, e sono abituato a confrontarmi con la legge. E durante il mio percorso professionale, per me la legalità ha sempre rappresentato un faro. Raccontare le storie delle vittime delle mafie e agire ogni giorno nel loro nome, così come farete voi, rappresenta una scelta di resistenza democratica che ognuno di noi è chiamato a fare. Per questo motivo ho accolto con molto piacere l’invito a partecipare a questa marcia della legalità. Questo è un momento importante, che coincide con il primo giorno di primavera, e che mi piace pensare come un grande abbraccio collettivo ai familiari delle vittime della mafia. Associazioni, realtà sociali, scuole, ed enti locali si uniscono per realizzare un percorso di cambiamento, rinnovando l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Ed è proprio questo il percorso giusto per costruire, passo dopo passo, un’Italia migliore, ovvero, un’Italia libera dalle mafie».
La marcia, iniziata in piazza Colombo, è poi proseguita in piazza Borea d’Olmo e a Pian di Nave. In ogni tappa, gli alunni hanno letto le storie di alcuni degli esponenti principali della lotto contro la mafia, tra cui Emanuele Notarbartolo, prima vittima dopo l’unificazione dell’Italia; il giudice Rocco Chinnici, considerato il “padre” del pool antimafia; Giovanni Falcone, e Paolo Borsellino.