Inaugurato l’Anno Giudiziario 2025 del Tribunale Ecclesiastico Diocesano

28 marzo 2025 | 17:52
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Al Tribunale possono rivolgersi tutti quei fedeli che, di fronte alle difficoltà della vita matrimoniale, siano arrivati alla separazione o al divorzio civile, che domandano alla giurisdizione canonica di esaminare se quelle nozze celebrate, seguissero i dettami della Chiesa in merito

Sanremo. Oggi pomeriggio, nello splendido scenario di Villa Nobel si è tenuta inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2025 del Tribunale Ecclesiastico Diocesano.

Dopo il saluto iniziale del moderatore del Tribunale , il Vicario giudiziale, don Emanuele Longo, ha tenuto l’annuale relazione sull’attività che nel corso del 2024 è stata portata a compimento, insieme alla presentazione del lavoro che offre nel territorio della Diocesi, affinché possa essere garantito il corretto e rapido svolgimento dell’attività giudiziaria.

Al Tribunale possono rivolgersi tutti quei fedeli che, di fronte alle difficoltà della vita matrimoniale, siano arrivati alla separazione o al divorzio civile, che domandano alla giurisdizione canonica di esaminare se quelle nozze celebrate, seguissero i dettami della Chiesa in merito. L’attività del TED Ventimiglia – San Remo nell’anno di esercizio 2024, in linea con gli anni precedenti, ha cercato di fornire ai fedeli lo stesso servizio che caratterizza il Tribunale sin dalla sua creazione, secondo i principi della prossimità, velocità e gratuità dei processi.

Don Antonio Suetta, vescovo diocesano: «È una circostanza che ormai dal 2016 ogni anno riproponiamo. Si tratta appunto dell’apertura dell’attività giudiziaria del nostro Tribunale diocesano che in relazione alle proporzioni della diocesi Certamente non è una realtà di grandi dimensioni, però la sua attività è molto significativa. Intanto dobbiamo dire che ogni diocesi in relazione al Vescovo è dotata naturalmente di un tribunale. che naturalmente non ha un’attività intensa paragonabile a quella dei tribunali civili. Fino al 2016 la trattazione delle cause matrimoniali per un dispositivo del Papa Pio XI era riservata ai tribunali regionali. Invece Papa Francesco ha riformato questa materia e ha consentito che le singole diocesi potessero decidere di riassumere la trattazione delle cause matrimoniali. Questo è accaduto per la nostra diocesi e perciò a partire dal 2016 il nostro tribunale diocesano conosce un’attività un po’ più movimentata. Noi mediamente trattiamo all’anno 12-15 cause matrimoniali. Diciamo che l’aspetto meno tecnico però pastoralmente più interessante del nostro Tribunale corrisponde esattamente alla ragione per cui Papa Francesco ha voluto questa riforma, cioè agevolare la prossimità dell’attività giudiziaria ecclesiale ai fedeli e questo per noi è un risultato molto importante perché il Tribunale è molto vicino alle parrocchie e ai singoli fedeli e non soltanto per la trattazione formale delle cause, ma anche per consulenza di carattere matrimoniale, il nostro Tribunale svolge una preziosa funzione. Certo, per noi comporta anche uno sforzo dal punto di vista gestionale, dal punto di vista delle risorse economiche e soprattutto umane, ma credo che ne valga la pena».

La prolusione inaugurale è stata dal Maria Grazia Giuffrida, Presidente dell’Istituto degli Innocenti, dal titolo: “Promuovere e tutelare i diritti e doveri dell’infanzia e dell’adolescenza: la prospettiva educativa”.

«Sono veramente onorata di essere qui perché oltre a illustrare le attività che svolge l’Istituto degli Innocenti – spiega Giuffrida – parleremo di un argomento che veramente sta tanto a cuore alla società attuale, parleremo di educazione. Parleremo dell’articolo 28 della Convenzione ONU, che è un diritto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in cui tutti i bambini, bambine e bambini adolescenti, hanno il diritto di essere educati. Noi come comunità, come istituzioni, abbiamo il dovere affinché questi bambini possano veramente essere educati per avere un mondo migliore e una società migliore. Questo è il nostro obiettivo».

Oltre  ai sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi ed i fedeli, all’inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, quello di Ospedaletti, Daniele Cimiotti, i consiglieri regionali Chiara Cerri, Armando Biasi e rappresentanze delle forze dell’ordine.